- O.P. APOL Industriale (pomodoro da industria orticola e frutta per l’industria di trasformazione);
- O.P.O. Bellaguarda (angurie, meloni, zucche e pere mantovane);
- O.P. C.OR.MA. (pere mantovane a marchio IGP);
- O.P. Melavì (mele della Valtellina, per cui è in corso la richiesta di IGP);
- O.P. OASI (IV gamma);
- O.P. Ortonatura (ortaggi e IV gamma);
- O.P. Il Tricolore (IV gamma);
- O.P. POA (pomodoro da industria).
Questeotto O.P. rappresentano decine di consorzi e di cooperative agricole,oltre a circa 2.500 imprese ortofrutticole e, supportate dallaconsulenza di tecnici qualificati, programmano in campo le coltivazionidi prodotti frutticoli e di oltre 30 varietà di ortaggi destinati siaal mercato del fresco che all'industria (clicca qui per la tabella produttiva in formato .xls).

"La nostra realtà diaggregazione - spiega De Ponti - è da considerarsi quasi miracolosa,sia in rapporto al territorio regionale, sia alla realtà ancora assaiframmentaria del mondo produttivo ortofrutticolo in Italia. Oggi, inLombardia, abbiamo raggruppato tutte le principali produzioni di primagamma e rappresentiamo ben l'80-90% del mercato della quarta gamma.Anche con le realtà produttive regionali che non fanno parte dellanostra AOP manteniamo un dialogo aperto, nell'ottica di una veraconcorrenza, intesa nel senso etimologico della parola, come un correreinsieme."
Il rapporto con la GDO
AmbrogioDe Ponti analizza anche gli aspetti sui quali il settoredell'ortofrutta, sia a livello regionale sia a livello nazionale, sitrova a dover ripensare una nuova strategia: "Il rapporto con la GDO -la grande distribuzione organizzata - è ancora molto deludente. Nonriusciamo a trovare un terreno comune, anzi a dire la verità non esistenemmeno un posto fisico nel quale poter discutere circa le strategiecommerciali insieme ai responsabili delle grandi catene didistribuzione."
"Il rapporto è del tutto spersonalizzato e iproduttori si trovano spesso a doversi interfacciare con addetti agliacquisti il cui unico interesse è spuntare il prezzo minore. Questapolitica ha causato solo danno a tutti quanti. Verso i produttori,perché li ha sviliti, verso i consumatori, perché ad essi non è stataofferta una scelta di qualità, con conseguente calo dei consumi."
"Fruttae verdura, invece, vanno considerate come l'autentico tesoro che lanatura ci offre per contrastare una vita sempre più stressante e semprepiù rischiosa per la nostra salute. Non so immaginare niente di piùprezioso: questo è il messaggio che dobbiamo far arrivare a tutti, inprimis alla GDO."
Informazione e formazione sono i pilastri del business
L'analisicritica di De Ponti prende poi in esame anche i punti di debolezza delmondo produttivo: "Non possiamo più permetterci di rimanere chiusi neinostri confini. Dobbiamo necessariamente confrontarci con altri modellidi agricoltura, specialmente quelli dei paesi esteri. Prendiamo ilFruit Logistica: quanti produttori sono mai andati a vedere e a toccarecon mano i tanti esempi offerti da quella manifestazione? Quanti hannofatto un paragone con i paesi che, pur partendo in svantaggio rispettoa noi, sono stati capaci di crescere e di conquistare il mercato?"
"Inumeri da soli - prosegue De Ponti - non bastano, bisogna rimettere alcentro l'informazione e la formazione. Solo un'educazione adeguatapermette di saper interpretare i dati, per tracciare un percorso edesprimere al meglio le proprie potenzialità. Certo, anche i dati vannoorganizzati. In Lombardia, per esempio, stiamo facendo uno sforzo peraccorpare insieme tutte le varie informazioni di cui ogni O.P. dispone,proprio per arrivare a una programmazione più efficace.Nell'interfacciarmi con le istituzioni locali, devo poter disporre didati organizzati e in tempo reale, altrimenti di che parliamo?"
Investimenti e innovazione
Circagli investimenti inderogabili per il settore orticolo, Ambrogio DePonti indica la copertura dei campi, ormai necessaria di fronte allemutate condizioni climatiche: "Ogni anno ha la sua storia, in quanto acondizioni meteo. Ma il futuro sta nella capacità di controllo dellavariabilità; per questo l'orticoltura sarà sempre più un settore cherichiede elevati investimenti."

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