Quest'anno sono stati raccolti 3,2 milioni di tonnellate di avocado in tutto il mondo. Il Messico resta il principale produttore, con quasi 1,9 milioni di ton (il 60%) del totale. Altri grandi produttori di avocado Hass sono Perù (13%), Cile (7%), California (5%), Sudafrica (4%), Colombia (3%), Israele (3%), Australia (2%) e Spagna (1%). Secondo le statistiche la superficie globale coltivata ammonta a 361mila ettari. La produzione continua ad aumentare in Perù, Colombia e Sudafrica. Nel frattempo la siccità evita crescite ulteriori in paesi come Cile, Spagna, California e Israele. Brasile e Kenya hanno ancora molto spazio di crescita. Inoltre, stanno emergendo nuovi paesi di produzione come Guatemala, Marocco, Filippine, Cina e India.
In Sud America, i maggiori produttori sono Colombia, Brasile, Perù, Cile e Argentina. Il Cile ha un settore ben sviluppato, ma il Perù è l'esportatore più grande. Il paese esporta il 60% della sua produzione. La Colombia è una stella nascente. Le destinazioni principali sono Europa e Stati Uniti, anche se in quest'ultima è presente la competizione dal Messico. Recentemente Cile e Perù hanno ottenuto l'accesso sul mercato asiatico, dove il settore sta crescendo.
A prescindere da come si sviluppa la relazione con gli Stati Uniti, gli esportatori messicani credono nella possibilità di un aumento delle vendite in altri mercati. Il fatto è che il settore teme le conseguenze di una guerra commerciale. Se gli Stati Uniti fissano le tariffe sulle importazioni dell'oro verde, più esportatori saranno motivati a cercare mercati alternativi. Questo potrebbe trasformarsi in una competizione tra le diverse zone di produzione in Messico. Una delle destinazioni che ha attirato più attenzione degli esportatori è la Cina, dove il consumo sta crescendo rapidamente. Nel 2014 la Cina ha importato 400 ton di avocado messicani (tutti da Michoacán) e nel 2017 tale cifra è aumentata a 14mila ton. Per un po' di tempo i coltivatori di Jalisco si sono concentrati sul mercato globale. L'anno scorso tale regione ha esportato 90mila ton verso 20 paesi. Per quest'anno è previsto un volume d'esportazione pari a 110mila ton. Al momento Canada, Francia, Spagna, Paesi Bassi, Regno Unito, Belgio e Giappone sono i mercati d'esportazione più importanti.
Grazie all'accordo commerciale CPTPP o TPP-11 (Accordo commerciale del pacifico), gli esportatori hanno messo gli occhi su Australia e Nuova Zelanda. I due paesi sono grandi produttori nella zona, ma hanno anche restrizioni stagionali in combinazione con una grande domanda. Ecco perché gli esportatori vedono opportunità in tali mercati. E' difficile accedere in questi paesi a causa dei requisiti fitosanitari, ma le negoziazioni per i protocolli necessari sono in corso. Il Giappone è un altro grande mercato in Asia e anche Singapore è interessante.
La Colombia sta diventando il secondo principale produttore di Hass?
La Colombia ha il potenziale di diventare il secondo produttore di avocado Hass più grande al mondo. Il paese si aspetta di arrivarci nell'arco di dieci anni se il tasso di crescita di superficie coltivata e produzione dovesse mantenersi stabile. Ogni anno vengono piantati tra i 1.500 e i 2.000 ettari. In totale il paese ha 15.000 ettari dedicati al frutto. Antioquia, Caldas e Tolima sono le regioni di produzione principali, ma la crescita più elevata viene registrata in regioni vicine come Cauca, Huila e Putmayo. Gli Stati Uniti hanno già aperto i confini agli avocado colombiani, quindi sempre più esportatori hanno cominciato a concentrarsi su questo mercato. L'export cresce rapidamente e gli avocado puntano ad arrivare in cima alle classifiche dei principali prodotti esportati.
Il Brasile sta lavorando sulle esportazioni
In Brasile le società continuano a investire negli avocado. Alla fine del 2017, per esempio, un'azienda ha investito in una smistatrice ottica per ottimizzare il processo. Il settore si sta concentrando sullo sviluppo del mercato domestico e sulle esportazioni. La principale aziende produttrice del paese ha raccolto circa 7.000 ton l'anno scorso.
L'Honduras mira all'autosufficienza
L'Honduras ha 560 ettari dedicati a diverse varietà di avocado, perciò non è in cima a nessuna classifica. Con una superficie coltivata di 5.000 ettari, c'è una produzione sufficiente a soddisfare almeno la domanda domestica. Per smaltire il surplus di produzione sono stati presi in considerazione come possibili mercati d'esportazione i paesi vicini, oltre che Europa e Asia.
Cile: "Non c'è motivo per i prezzi elevati"
Il ritardo nella fornitura dal Perù ha fatto aumentare i prezzi in Cile. La stagione cilena dura da agosto ad aprile, dopo di che il mercato si affida anche alle importazioni. I prezzi più alti, tuttavia, non sono giustificati secondo un commerciante. "Non ottengo un prezzo così elevato, ma se si acquista nei supermercati sembra che invece sia così". I prezzi dovrebbero nuovamente diminuire con l'inizio della nuova stagione.
Le prospettive per la nuova campagna sono buone, con un volume previsto di 245mila ton. Il clima primaverile è stato ideale per lo sviluppo del frutto. Tra le regioni si registrano alcune differenze. Per esempio, Valparaiso non ha avuto un raccolto altrettanto buono, ma tale perdita è stata compensata dai risultati in altre zone di produzione. Per quanto riguarda le esportazioni, il Paese ha bisogno di tenere conto del Perù, dato che la sua stagione dovrebbe durare di più quest'anno. Questo significa che il Cile potrebbe cominciare a esportare più tardi, ma secondo un commerciante la qualità del frutto ne sarà avvantaggiata.
Il Perù è un importante esportatore
In Perù la stagione degli avocado dura da aprile a settembre. Questo significa che il Paese è sul mercato in un periodo in cui il Messico ha una produzione inferiore a disposizione. Il Perù gioca un ruolo importante nella fornitura del frutto esotico in diversi continenti. L'Europa ha consumato circa 463mila ton nel 2017, il 33% del quale era di origine peruviana. Il Paese, fornitore più importante, è seguito da Cile (22%), Sudafrica (9%) e Israele (14%). Il consumo sarà più alto quest'anno e anche la quota del Perù aumenterà.
Negli USA, il Perù ricopre un ruolo più piccolo come terzo principale mercato, dietro al Messico (79%) e alla California (9%). Il Perù ha una quota del 6% del mercato, che corrisponde a 64.285 ton.
La Repubblica Dominicana sceglie varietà alternative
In Repubblica Dominicana gli avocado si coltivano per tutto l'anno. Ci sono 20 varietà diverse disponibili. Il Paese è il secondo produttore di avocado più grande, ma una grande fetta resta sul mercato domestico. Si piazza all'ottavo posto nella classifica dei maggiori esportatori. Su 32.000 ettari si raccolgono oltre 300mila ton di avocado. Ogni anno la produzione aumenta del 10%. A causa della competizione globale i coltivatori sono più propensi a scegliere diverse varietà. Oltre alla Hass, per esempio, si investe anche sulla Maluma e la Mega Hass. Queste varietà sono piantate in alcune regioni del paese. In questo modo i coltivatori cercano di distinguersi dal resto.
Conflitto per gli avocado sul confine costaricano
Recentemente al confine con la Costa Rica sono stati fermati circa 23 ton di avocado messicani. Secondo le autorità, la documentazione d'accompagnamento non era valida. A febbraio, il Paese centro-americano ha cambiato le norme per tre nazioni sotto embargo dal 2015. A queste sono state date tre opzioni per continuare a poter esportare gli avocado.
Il Sudafrica sta rallentando le esportazioni
Dopo che all'inizio della stagione è stato esportato un grande volume, in parte per via del fatto che il Perù è arrivato più tardi sul mercato, il settore sta rallentando il ritmo delle spedizioni in Europa. Le esportazioni peruviane stanno soddisfacendo la domanda in Europa. Il Paese sudamericano esporta quasi quattro volte di più del Sudafrica. Alcuni esportatori sudafricani vorrebbero incrementare il volume nelle prossime 4 o 5 settimane. La varietà Hass solitamente ottiene un prezzo migliore rispetto alle varietà a buccia verde. La metà circa degli avocado a buccia verde presente sul mercato europeo proviene dal Sudafrica. I coltivatori sono soddisfatti di qualità e dimensioni. La superficie coltivata è stata ampliata di circa mille ettari quest'anno.
Paesi Bassi: mercato degli Hass sotto pressione. Giugno porterà un miglioramento?
Al momento le condizioni del mercato olandese degli avocado a buccia verde restano piuttosto stabili. C'è stata una grande fornitura di piccole dimensioni dal Kenya e dal Sudafrica, che ha portato a un calo dei prezzi per i calibri piccoli, ma la situazione è tornata alla normalità. I calibri grandi, tuttavia, sono stati scarsi e perciò più costosi. La fornitura di calibri grandi dal Sudafrica dovrebbe aumentare, soprattutto per quanto riguarda le varietà Fuerte e Ryans. Il mercato dell'avocado Hass al momento è sotto pressione. Grandi volumi arrivano da Perù e Sudafrica e non stanno andando bene, soprattutto i frutti di piccole dimensioni. I prezzi per gli avocado Hass di piccole dimensioni sono a un livello molto basso. Se tutto andrà per il verso giusto, la situazione dovrebbe cambiare perché l'Organizzazione mondiale degli avocado ha eletto giugno come "mese dell'avocado". Di conseguenza, diversi rivenditori stanno organizzando campagne di promozione su larga scala.
Belgio: la grande fornitura produce prezzi bassi
In Belgio, la fornitura di avocado al momento è molto elevata. Grandi volumi arrivano da Perù e Sudafrica. Questi paesi hanno avuto un raccolto record e questo ha garantito volumi molto grandi. La Hass al momento è la varietà più consumata in Belgio, mentre è quasi assente il consumo delle varietà a buccia verde.
Il mercato tedesco è cresciuto del 22%
Anche in Germania, giugno è il mese dedicato agli avocado e si stanno preparando diverse azioni promozionali. Il mercato tedesco assorbe circa 510mila ton. Inoltre, il mercato è cresciuto del 22%, cosa che ha reso la Germania la nazione a crescita più rapida in Europa. Un importatore ha dichiarato che nei magazzini ci sono molti avocado e che le vendite stanno diminuendo. A causa del grande volume di importazione, i prezzi sono sotto pressione. Al momento la domanda di avocado è inferiore all'offerta proveniente dal Perù, che è un importante fornitore, insieme al Sudafrica.
Il mercato polacco è in crescita, ma non nel segmento ready-to-eat
In Polonia la domanda di avocado continua a crescere. Di conseguenza, un commerciante è riuscito per la prima volta quest'anno a importare direttamente dai Paesi produttori. Prima il frutto veniva importato attraverso i Paesi Bassi. Negli ultimi anni, il mercato ha registrato cifre di crescita notevoli. Il segmento ready-to-eat, tuttavia, è ancora in fase di sviluppo. "I consumatori preferiscono acquistare il frutto non maturo, un peccato perché il nostro fornitore ci ha offerto avocado pronti al consumo spediti per via aerea - ha dichiarato un commerciante - Ma per molti consumatori è ancora troppo presto per acquistare questo tipo di prodotti". Fino alla 18ma settimana, i prezzi sono stati alti, con una buona qualità e fornitura in arrivo dal Perù. Da quel momento in poi, sono diminuiti del 40% mentre anche il Kenya arrivava sul mercato. I supermercati, tuttavia, continuano a pagare l'ottimo prezzo di circa 9 euro/kg ed è previsto che le quotazioni aumentino.
Aumenta la produzione in Italia
In Italia tra il 2007 e il 2016 il mercato dell'avocado è aumentato esponenzialmente, crescendo di ben il 150%. Spagna e Italia meridionale hanno assistito all'introduzione della coltivazione del frutto. La disponibilità maggiore e il tempo di trasporto notevolmente inferiore ha fatto sì che il consumo aumentasse ulteriormente. Inoltre, gli avocado hanno beneficiato delle tendenze legate all'alimentazione salutare. Nonostante ciò il mercato continua a offrire molto spazio di crescita, anche in Italia.
Con 260 ettari l'Italia è il terzo paese produttore in Europa, dietro a Spagna (10mila ettari) e Grecia (1.000 ettari). La quasi totalità della superficie coltivata in Italia (200 ettari) si trova in Sicilia. Sull'isola la stagione dura fino a marzo-aprile. Anche qui la Hass è la varietà principale. Un coltivatore ha dichiarato che la domanda continua ad aumentare e il consumo di avocado non è solo una semplice tendenza. "La domanda è superiore alla fornitura e sta anche aumentando a ritmo più veloce, tale da permetterci di espanderci". Secondo il coltivatore, il consumatore è interessato anche alle proprietà salutari del frutto e non è solo attratto dagli imballaggi colorati.
Negli ultimi tre anni, in Italia l'e-commerce è diventato importante per gli avocado. Un coltivatore ha dichiarato che negli ultimi due ha venduto più fuori dall'Italia che sul mercato domestico. "A livello di commercio all'ingrosso abbiamo venduto più in Francia che in Italia". Per quanto riguarda il settore Horeca, l'Italia è il mercato più grande. La nuova stagione comincia a ottobre e le prospettive sono buone per il momento. "Sarà un'altra ottima annata con alberi colmi di frutti".
Grecia: prezzi sotto pressione
In Grecia la stagione dell'avocado si è conclusa ad aprile. Dopodiché i commercianti sono passati alle importazioni di avocado Pinkerton sudafricani, per esempio. La nuova stagione comincerà a ottobre. Attualmente è presente una grande fornitura, cosa che significa che i prezzi sono sotto pressione. Secondo un commerciante, in questo periodo dell'anno la domanda diminuisce sempre fino a che gli avocado greci non ritornano disponibili.
La superficie coltivata spagnola continua ad aumentare
Un mese fa, gli ultimi avocado spagnoli sono stati venduti a un prezzo all'origine di 3,40 euro/kg. Al momento sono disponibili le importazioni, soprattutto dal Perù. Questo paese domina il mercato europeo dopo la fine della stagione sudafricana. "La grande fornitura dal Perù, che ha raccolto il 20% in più quest'anno, in combinazione con l'arrivo delle spedizioni da Sudafrica, Kenya e Colombia, è risultata in un surplus a partire da maggio". Nelle prossime settimane, la fornitura diminuirà, dato che le stagioni di Sudafrica e Colombia stanno terminando. Il commerciante è contento che il raccolto peruviano sia stato ritardato quest'anno e che il Paese veda anche opportunità in Asia e Cile.
La maggior parte degli avocado viene coltivata in Spagna. Il paese ha 10.000 ettari dove coltiva avocado, con una resa di 6.000 ton per ettaro. Il 12% circa di queste colture si trova nelle Isole Canarie. La zona di produzione principale si trova a La Axarquía, a Malaga. Lì la superficie non si è potuta ampliare ulteriormente a causa di carenze idriche e dei prezzi estremamente elevati degli ultimi lotti di terra. Di conseguenza, l'areale sta aumentando a Valencia, Cadice e in Portogallo. I primi alberi sono stati piantati anche a Huelva. Altre società spagnole hanno creato filiali in Perù per riuscire a garantire una fornitura per tutto l'anno.
USA: i commercianti temono un surplus
Il mercato Usa si sta avvicinando a un periodo di transizione. Attualmente sul mercato ci sono gli ultimi avocado del raccolto messicano di marzo. "Molti degli avocado che vedo ora sono più scuri - ha dichiarato un commerciante - Sono rimasti sull'albero più a lungo, perciò devono essere venduti". I commercianti non si lamentano della fornitura. Il Messico ha avuto un buon raccolto quest'anno. Un altro commerciante non è altrettanto contento del prodotto messicano. "Il frutto sarebbe dovuto essere raccolto un mese fa. Gli avocado sono maturi e ricchi di olio". Secondo il commerciante questo ha a che fare anche con il grande raccolto di quest'anno. Alcuni coltivatori stanno avendo difficoltà a raccogliere il grande volume prodotto.
Di conseguenza il mercato è cauto, dal momento che anche altri Paesi sono sul mercato. Un importatore ha spiegato: "Non so ancora per quanto tempo continuerà il Messico. La domanda è se terrà conto dei volumi in arrivo da Perù e California". Secondo l'importatore quest'anno ha venduto oltre 22.000 ton alla settimana. Ci si domanda per quanto tempo ancora il mercato sarà in grado di gestire un volume così grande.
La stagione sta andando bene anche in California. Fino ad ora è stata completata meno della metà della raccolta. Un commerciante si aspetta che lo stato fornirà circa 6.000-7.000 ton alla settimana. Inoltre, in Perù la stagione è cominciata e i primi volumi sono già stati spediti negli USA. Molti di questi volumi sono stati venduti a rivenditori sotto contratto, ma il Paese sudamericano continuerà a giocare un ruolo sul mercato fino ad agosto.
La combinazione di tutti questi fattori sta mettendo i prezzi sotto pressione. Tutto dipende dalla fornitura, secondo un commerciante. Se sarà possibile tenere in equilibrio la fornitura, si potranno ottenere prezzi di circa 30 dollari. Tuttavia, se il mercato continua a essere infondato con oltre 22.000 ton alla settimana, la pressione sui prezzi potrebbe diventare persino maggiore.
Australia: prezzo più basso degli ultimi 5 anni
In Australia il settore è appena passato dalla stagione degli avocado Shepard a quella degli Hass. Gli Stati Occidentali seguiranno nelle prossime settimane. Secondo un'associazione commerciale, il consumo è aumentato a 3,5 kg pro capite all'anno. I coltivatori vogliono che il mercato cresca persino ulteriormente, con una qualità migliore e nuove zone di vendita. Secondo un commerciante, nei prossimi mesi arriveranno sul mercato molti frutti di alta qualità. Alcune regioni hanno avocado di calibro grande in abbondanza. A causa della grande fornitura del frutto i prezzi sono sotto pressione. Un commerciante ha dichiarato che le quotazioni non avevano mai raggiunto un livello così basso negli ultimi 5 anni. L'accesso al mercato giapponese è stato un passo accolto bene. L'avocado Hass australiano ora sarà spedito anche in questo Paese. Se la produzione continuerà a crescere allo stesso ritmo, in futuro ci sarà bisogno di più mercati.
Cina: cominciano i primi progetti di coltivazione su larga scala
In Cina la domanda di avocado è in aumento e la competizione su questo mercato diventa sempre più accesa. Cile e Messico, che sono i due principali fornitori della Cina, competono l'uno con l'altro. A marzo di quest'anno il Messico ha previsto che entro i prossimi dieci anni la Cina richiederà un volume maggiore di quello richiesto dagli Stati Uniti. L'anno scorso, il Perù ha raddoppiato le sue esportazioni rispetto alla campagna del 2016. Anche per quest'anno è prevista una crescita. La Nuova Zelanda è pronta a spedire in Cina e le importazioni potranno solo aumentare.
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