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Finocchio: una campagna difficile da interpretare

Nell'area di Avezzano, la raccolta di finocchio sta volgendo al termine, mentre sta per iniziare la campagna nel foggiano, importante areale per il prodotto in questione.

"Grossi problemi derivanti dalla siccità non dovrebbero palesarsi per la stagione foggiana - ha dichiarato un operatore del settore - forse solo nella prima settimana ci saranno meno rese, perché si fa riferimento a piante trapiantate in un momento di caldo eccessivo. Però, successivamente, queste hanno recuperato bene e le prospettive di una buona campagna di qualità ci sono tutte".

Per quanto riguarda la campagna di Avezzano, invece, si sono registrati gravi problemi nel mese di settembre in termini di quantità e qualità; infatti le semine di giugno, che hanno sofferto tantissimo a luglio e a inizio agosto per il troppo caldo, si sono tradotte in rese molto inferiori alle aspettative. "Questa situazione è andata avanti fino al 10-12 ottobre. Adesso - continua l'operatore - si sta raccogliendo un prodotto soddisfacente in qualità, ma si registra un'inversione di marcia per quanto riguarda richiesta, prezzi e consumi".

"In ogni caso, attualmente siamo in una situazione di normalità. Di solito, dal punto di vista commerciale, il periodo fine ottobre-inizio novembre non è mai stato eccellente. I consumi non sono eccessivi, i quantitativi di prodotto ci sono. Finita la campagna di raccolta di Avezzano si affacciano le varietà precoci di Puglia, Marche, Romagna e non resta che attendere le risposte del mercato".



Una campagna difficile da interpretare
"Fino a 15 giorni fa, tutti avrebbero detto che c'era meno prodotto sul mercato con prezzi alle stelle e prospettive eccellenti - spiega l'operatore - Oggi è esattamente l'opposto. Cosa sia successo non è dato saperlo. Forse il tutto è dettato da un eccessivo entusiasmo precedente o da un attuale panico eccessivo, comunque non giustificabili entrambi".

"Come interpretare questa campagna? Bisogna starci dentro per farlo. Si sono registrati degli estremi climatici mai visti prima, abbiamo attraversato momenti molto difficili e oggi dobbiamo confrontarci con quanto è successo; serve guardarsi indietro per capire cosa si sta facendo adesso".

Più che calibri piccoli, si registra una disformità di prodotto. "Partite belle o brutte, o anche stessa partita con calibri piccoli e grandi. E questo lo si registrerà anche per le raccolte successive. Foggia sarà in piena campagna fino al 15-20 dicembre. Da quel momento in poi, si proseguirà con la stagione invernale (Termoli, Metaponto, Battipaglia, Tarquinia, Calabria). In ogni caso, è il clima che decide chi sopravvive".

Gli areali dedicati a finocchio sono rimasti pressoché stabili, forse in leggero calo. "Negli ultimi anni, però, nuovi produttori stanno puntando sulla coltura, a cavallo ad esempio tra la stagione di Avezzano e quella di Foggia".

In conclusione, l'operatore auspica una campagna tranquilla, di qualità e con le giuste quantità di prodotto disponibili. "Per affrontare il mercato con serenità, servire i clienti senza grossi problemi e lavorare tanto".