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Coldiretti sottolinea le conseguenze di Brexit ed embargo russo

Uva pugliese: una campagna davvero a rilento

Una campagna disastrosa, quella dell'uva da tavola in Puglia sia per le uve bianche sia per le rosse. Il clima estivo aveva inizialmente fatto ben sperare e la produzione si presentava ottima per qualità e quantità. Successivamente, bombe d'acqua e nubifragi hanno arrecato danni a oltre il 65% dell'uva che, in molti casi, non è stata ancora raccolta.

Il difficile momento congiunturale del commercio internazionale, con lo stop a causa di Brexit e dell'embargo russo, hanno fatto il resto. La Puglia è il primo produttore in Italia di uva da tavola, con il 74% della produzione nazionale. Il Regno Unito è al settimo tra i partner della Regione per esportazioni; oltre 369 milioni di euro il valore dell'export pugliese verso questo Paese. A sostenerlo, una nota di Coldiretti.

Secondo quanto segnalato da Coldiretti, le uve rosse (soprattutto senza semi) molto richieste dai mercati russo e inglese, non sarebbero state ritirate e il clima impazzito le avrebbe irrimediabilmente rovinate. Le bianche - perlomeno quelle salvate dalla violenza di piogge e dall'attacco di muffe - sarebbero pagate a 0,40 euro/kg, contro 0,80 dell'anno scorso.

Interpellato da FreshPlaza, un operatore pugliese ha confermato la situazione: "La campagna dell'uva va davvero a rilento. Confermo che l'embargo russo ha penalizzato molto, specie la varietà Red Globe la cui commercializzazione è stata completamente ferma nelle ultime settimane. Lentezza si registra anche per le uve seedless".
Data di pubblicazione: