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Spagna: i carciofi guadagnano terreno e volume

Gli ottimi prezzi del carciofo della campagna precedente hanno incoraggiato i coltivatori di alcune zone spagnole, come Bajo Maestrazgo (Castellón) o Huétor Tájar (Granada), ad ampliare la superficie. Nel frattempo, a Tudela (Navarra) gli ettari coperti dall'indicazione geografica protetta (IGP) sono aumentati.

Guillermo Edo, segretario della Denominazione di origine protetta (DOP) Alcachofa/Carxofa de Benicarló, ha stimato l'espansione della superficie coltivata a Bajo Maestrazgo all'8%, fino a 525 ettari che produrranno circa 9.000 tonnellate, rispetto alle 8.000 della campagna 2015/16.

Di questo volume, 1.500 ton saranno rappresentati da carciofi freschi commercializzati a marchio di qualità DOP, preferibilmente in Catalogna e nella zona di Perpignan, rispetto alle 1.438 ton registrate un anno prima.

La crescita, secondo Edo, è dovuta ai buoni risultati ottenuti nella regione, e in Spagna in generale, nella campagna 2015/16, poiché le scorte limitate nel settore della trasformazione hanno determinato prezzi tra 0,40-0,50 euro/kg, mentre il prodotto fresco ha raggiunto 0,60-0,70 euro/kg.

Il settore prevede gli stessi livelli di prezzo registrati a inizio campagna, dal momento che in tutta la Spagna la produzione sarà maggiore di appena il 4% (220mila ton) rispetto alla stagione 2015/16, restando comunque al di sotto delle 222.254 ton ottenute in quella 2014/15.

E' quanto segnalato a Efeagro da fonti del consorzio "Alcachofa de España", dopo aver regolato i propri dati in base alle stime del Ministero dell'agricoltura, alimentazione e ambiente (Magrama), nel suo ultimo rapporto riguardante le previsioni su superfici e produzione da agosto 2016.

Dal rapporto si evince una leggera diminuzione della superficie per la campagna carciofi, che sta cominciando ora nelle zone che hanno sofferto di più la mancanza di acqua per l'irrigazione: Murcia (7.385 ettari contro i 7.511 ettari dell'anno scorso, quando era il maggiore produttore, con 90.000 ton nella campagna 2015/16) e Alicante (1.980 ettari contro i 2.100 di un anno prima).

A differenza di Murcia e Alicante, l'areale è aumentata a Castiglia-La Mancia (+7,7%), in particolare ad Albacete (da 300 a 331 ettari) o a Madrid.

Navarra - carciofo di Tudela IGP
Anche se il Ministero non ha ancora inserito le informazioni del 2016 su Navarra, che è un'altra grande area di produzione (1.192 ettari nel 2015), il segretario della IGP Alcachofa de Tudela, Ana Juanena, ha spiegato a Efeagro che è prevista una buona campagna, con quantità maggiori e una superficie più estesa coperta dal marchio IGP.

"Il carciofo di Tudela riesce sempre più a distinguersi a Madrid e nei Paesi Baschi, le sue principali destinazioni - ha spiegato Juanena - e questo ha portato a una domanda crescente e a molti produttori che hanno aderito all'IGP in questi ultimi anni".

Ad essere precisi, Juanena ha stimato che la produzione coperta dall'IGP, la cui raccolta dovrebbe iniziare tra pochi giorni e proseguire fino a maggio, aumenterà di circa il 15% nella campagna 2016/17 (1.900 ton di carciofi freschi certificati nel 2015/16), "sempre che il clima sia favorevole". La superficie è passata da 561 ettari della campagna 2014/15 a 748 ettari di quella successiva; per la stagione che sta per iniziare si parla di 958 ettari.

Granada
A Granada, la provincia andalusa con la maggiore superficie dedicata ai carciofi (771 ettari, sia nel 2015 che nel 2016, secondo il ministero), il direttore commerciale della cooperativa Hortoventas, José Antonio García, ha stimato una perdita di produzione di 400 ton, con un totale che sarà vicino a 3.400 ton.

Per questa cooperativa, con sede a Zafarraya, che comincia la raccolta a maggio, le ultime due estati "sono state molto complicate per il raccolto a causa di notevoli fluttuazioni di temperatura", che hanno portato a una riduzione della produzione, nonostante i coltivatori della zona di Huétor Tájar abbiano piantato più ettari.

Fonte: EFE
Data di pubblicazione: