Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Moria del kiwi: un fenomeno segnalato anche in Piemonte

Il fenomeno conosciuto come "moria del kiwi" è stato segnalato per la prima volta nel veronese nel 2012, quando si è iniziato ad assistere al collassamento d'interi actinidieti, fino a giungere al 2016 con l'estirpo di oltre 1000 ettari di superficie. Dopo tre anni, nel 2015, anche in Piemonte sono stati segnalati i primi impianti colpiti da questo fenomeno, prima nell'areale di produzione vercellese (Borgo d'Ale – Alice Castello) e quest'anno anche nel cuneese nell'areale di Saluzzo e Lagnasco.

Gli impianti colpiti manifestano inizialmente la presenza di alcune piante in via di appassimento, sovente concentrate in alcune zone dell'appezzamento (capezzagne – file esterne), sino a giungere al completo collassamento e morte dell'actinidieto. Il fenomeno in genere si diffonde all'interno dell'impianto abbastanza velocemente nell'arco di una stagione.

Le radici delle piante colpite sono quelle di grosse dimensioni, la loro corteccia è di colore rosso-bruno e facilmente si sfila dal cilindro centrale. Le radici colpite perdono gradualmente la funzione di assorbimento.


A sinistra pianta con apparato radicale sofferente. A destra grossa radice marcescente.

Le foglie inizialmente appassiscono e ben presto necrotizzano e cadono. Date queste condizioni, la produzione di frutta è completamente compromessa.

Il 26 agosto 2016 è stata pubblicata una nota tecnica sulla moria del kiwi in Piemonte a cura di Graziano Vittone e Luca Nari, tecnici di Agrion. La nota si riferisce al collassamento di piante di actinidia che si sta verificando in alcune aree del territorio piemontese.

Essendo ancor vivo il ricordo dello sconvolgimento causato dalla batteriosi del kiwi (PSA) a partire dal 2011, i tecnici di Agrion in collaborazione con altri enti stanno cercando di comprendere tutte le possibili cause del fenomeno, che non risulta essere provocato da agenti patogeni.

"Allo stato attuale delle conoscenze, sono da escludere cause di natura biotica: dalle analisi eseguite, il 75% degli isolamenti su piastra è rimasto sterile confermando che l'alterazione del tessuto è dovuta a un fattore fisico e non a una causa parassitaria, pertanto tutti i trattamenti contro i marciumi radicali sono inutili." Spiega Graziano Vittone.

L'attenzione va invece rivolta alla parte agronomica riguardante in particolare lo stato idrico e sanitario del terreno.

Sulla base della sintomatologia delle piante colpite, i tecnici di Agrion consigliano di 1) verificare lo stato di sviluppo delle radici attraverso uno scavo superficiale; 2) accertare lo stato idrico del terreno attraverso l'impiego di tensiometri o altri strumenti di misurazione; 3) valutare il sistema d'irrigazione in uso, definendone le modalità (quantità d'acqua e tempi di funzionamento dell'impianto).

Contatti:
Graziano Vittone e Luca Nari
Agrion - Fondazione per la ricerca l'innovazione e lo sviluppo tecnologico dell'agricoltura piemontese
Manta (CN)
Via Falicetto, 24
12030 Manta (CN)
Tel.: (+39) 0175 1953030
Email: [email protected]
Web: www.agrion.it