
Copertura su melo.
"Ormai l'agricoltore non ci chiede più dei preventivi classici per del materiale, ma ci chiede soluzioni e sistemi di copertura, e le soluzioni sono di tipo agronomico perché il suo obiettivo è portare al sicuro il raccolto. Con aziende partner stiamo quindi costruendo una rete di impresa che soddisfi queste necessità, ognuno per la propria competenza. Nel kiwi stiamo testando vari impianti pilota nel territorio italiano per capire le diversità tra il kiwi piantato a Latina e quello dell'Emilia Romagna, tra le strutture presenti in Piemonte e quelle di Ferrara. Attraverso questo monitoraggio continuo, riusciamo a ottenere delle risposte per trasformarle poi in soluzioni di impianto".

Copertura monofilare.
I primi risultati sono già arrivati e sembrano promettenti: "Sotto la copertura del telo antipioggia, il kiwi ha un comportamento molto interessante, la temperatura è inferiore e il microclima che si crea è ideale per favorire la crescita del frutto. Certamente le strutture sono pericolose non tanto per la tenuta della neve durante i mesi invernali, quanto perché devono contrastare il vento che in certe zone del litorale adriatico crea non pochi problemi. Tuttavia l'indirizzo preso è verso la copertura totale che, tra l'altro, ha effetti di difesa attiva contro la cimice asiatica e altri parassiti pericolosi".
Sulle drupacee invece si stanno progettando impianti a monofila con diverse soluzioni di accessori e di installazione per favorire trattamenti e raccolta. E, anche in questo caso, i risultati sono interessanti. "Un aspetto che gli agronomi stanno sostenendo – conclude Spinazzè - è poi il rapporto tra quantità e qualità di luce dentro il frutteto. Certamente la qualità della luce con irraggiamento espanso tra le foglie è l'aspetto predominante, e qui la colorazione della rete gioca un ruolo fondamentale. Senza scendere in tipologie o particolari commerciali, la scelta della rete è strategica, perché da un lato deve proteggere contro le avversità climatiche, ma anche e soprattutto garantire qualità al frutto riparato".