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Basilico Genovese DOP: aumenta l'export in USA, ma aumenta pure l'Iva!

Il pesto e il Basilico Genovese DOP stanno vivendo un periodo di grande attenzione, con consumi destinati a superare le capacità produttive della Liguria. Anche l'export verso gli USA sta aumentando al punto che, in Italia, il basilico genovese DOP sta diventando merce sempre più rara.



Mario Anfossi – presidente del Consorzio di tutela del Basilico Genovese DOP e titolare della maggiore azienda agricola produttrice Basilico Genovese DOP – ogni anno esporta in USA oltre il 50% del prodotto certificato, circa 1.700 tonnellate. Il Basilico Genovese DOP viene esportato via nave o aerea, sotto forma di semi-lavorato conservato in celle frigorifere. Come imprenditore, il Presidente del Consorzio, ritiene che l'estensione della DOP al pesto, che porterebbe a confinare la produzione del pesto genovese autentico a Genova e alla Liguria, ponga un limite alla capacità produttiva e, soprattutto, di esportazione.

E mentre sta aumentando la richiesta di basilico fresco e trasformato, l'Europa chiede l'aumento dell'Iva dal 4% al 10% su basilico e piante aromatiche, a danno di quasi 500 aziende produttrici liguri.

"La Dop del basilico, insieme alla bontà e salubrità del pesto, hanno fatto sì che venisse riscoperta la coltivazione del basilico che vede ogni anno un incremento di ettari coltivati. Come Cia-Confederazione italiana agricoltori siamo impegnati non solo sul fronte della difesa fiscale, ma anche sul tentativo di consolidare questa coltivazione così importante per l'agricoltura ligure, creando le condizioni per aumentarne ulteriormente la produzione". E' quanto dichiara Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria, a Freshplaza.

Fonte: Rielaborazione da Il Secolo XIX