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Quanto conta la buccia per la durezza delle mele?

Le mele sono generalmente conservate in celle frigo prima del consumo, ma durante la conservazione possono verificarsi numerose malattie e disordini fisiologici.

Dopo la raccolta, la movimentazione e il trasporto possono causare lesioni ai frutti che accelerano il decadimento qualitativo del prodotto, con un conseguente significativo danno economico. Anche se la maggior parte della ricerca si focalizza sulla qualità della frutta in particolare sulla polpa, la buccia rappresenta la prima barriera naturale del frutto.

Fabrizio Costa della Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige ha utilizzato un penetrometro (Texture analyzer) per valutare il contributo della buccia alla durezza della mela; per lo studio sono state valutate le mele di 65 accessioni dopo due mesi di conservazione in cella a 2°C.



Il penetrometro è stato impiegato su mele intatte e su mele sbucciate e ha permesso, attraverso un'analisi comparativa, di valutare il contributo della buccia alla durezza della polpa.

Dalle misurazioni eseguite, le accessioni sono state suddivise in due gruppi a seconda delle caratteristiche meccaniche della buccia, che è risultata contribuire per oltre il 60% alla durezza della polpa. Le caratteristiche meccaniche della buccia sono state descritte attraverso 5 nuovi parametri.

Costa conclude: "I nuovi parametri relativi alla buccia individuati in questo studio rappresentano un'informazione importante per il miglioramento genetico, la caratterizzazione e la selezione di nuove accessioni che possono avere una migliore performance post-raccolta, dovuta proprio alle migliori proprietà meccaniche della buccia".

Fonte: Fabrizio Costa, 'Mechanical investigation to assess the peel contribution in apple fruit', Gennaio 2016, Postharvest Biology and Technology, Vol. 111, pag. 41–47. www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0925521415300673

Contatti:
Fabrizio Costa
Research and Innovation Centre, Fondazione Edmund Mach
38010 San Michele all'Adige
Trento, Italy
Email: fabrizio.costa@fmach.it