Xylella: individuato focolaio in Oregon in un vivaio di alberi di pere
La scoperta è stata fatta dai ricercatori della Washington State University che con le analisi hanno identificato nel batterio la Xylella fastidiosa. Ora l'Oregon Department of Agriculture sta cercando di individuare la fonte della malattia e dove altro materiale vegetale infetto potrebbe essere stato spedito. Il Ministero, inoltre, anche se i batteri sono stati finora associati agli alberi di pere, ha disposto la quarantena vietando le spedizioni di qualsiasi pianta ospite, tra cui querce, aceri, mora, caneberry, mirtillo e drupacee.
Il clima dell'Oregon è considerato tradizionalmente troppo freddo per ospitare i batteri, motivo per cui fino ad ora non era stato trovato. Con la prospettiva dell'aumento delle temperature, però, accresce la preoccupazione che Xylella fastidiosa sarà in grado di sopravvivere anche qui. Lo ha dichiarato Helmuth Rogg, direttore della plant program area del dipartimento dell'agricoltura dell'Oregon che ha concluso: "La malattia causata da Xylella fastidiosa ha devastato gli oliveti in Italia e minaccia i produttori di vino della California".
(Foto Alice Ranieri).
Un'indagine è in corso per determinare l'origine delle piante infette. La recente scoperta ritarderà le spedizioni di piante in Europa e degli animali sino a che il servizio di ispezione sanitaria non sarà in grado di dimostrare l'esistenza di zone indenni da organismi nocivi o di siti di focolai.
"La presenza del batterio killer anche in Oregon - evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello Sportello dei Diritti - dimostra quello che abbiamo sempre detto: l'emergenza Xylella è di carattere sovranazionale e la risposta si deve generare da pareri unitari. E' inoltre una dimostrazione dell'immobilismo e dei gravissimi e inaccettabili ritardi della Commissione Europea nell'affrontare l'emergenza fitosanitaria che sta minacciando gli ulivi salentini".