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Stati Uniti: ora le vertical farm puntano alla robotizzazione della lavorazione

Tra le vertical farm americane figura anche Amazon, che nel proprio e più importante magazzino in California ha deciso di automatizzare praticamente tutto grazie ai robot, in modo da diventare, oltre che un gigante nell'e-commerce, anche un big della nuova frontiera dell'agricoltura.

"Li avremo come partner nella nostra prossima azienda, che sarà operativa nel giro di un anno", spiega a Tech Insider Matt Matros, AD di FarmedHere, la più grande vertical farm del Nord America. E lo stesso - riporta il sito d'informazione specializzato in tecnologia - si apprestano a fare anche altre potenze del settore, come AeroFarms e Green Sense Farms.


Un momento del lavoro in una vertical farm della FarmedHere (Fonte foto: Facebook - FarmedHere).

Il motivo di questa virata verso l'automazione spinta è presto detto. A differenza dell'agricoltura normale, che è scandita dai ritmi delle stagioni, del sole e del meteo, le vertical farm sono impianti chiusi e isolati dall'esterno, nei quali non si usa suolo e dove la luce è artificiale, così come il clima; il che, potenzialmente, si può tradurre in una produzione 365 giorni all'anno, 12 mesi all'anno, al netto dei tempi di crescita delle piante coltivate. I robot e le macchine automatiche permettono dunque un controllo 24 ore su 24.


Un momento del lavoro in una vertical farm della FarmedHere (Fonte foto: Facebook - FarmedHere)

"In strutture come le nostre - spiega Matros - possiamo controllare tutto quello che succede", a partire dall'uso di fertilizzanti, agrofarmaci e soprattutto di acqua.

Inoltre, essendo indipendenti dall'ambiente esterno, le vertical farm possono essere realizzate quasi ovunque: con 18 strutture - rivela Tech Insider - FarmedHere può raggiungere, nel raggio di 320 chilometri, il 75% della popolazione degli Stati Uniti, una vera rivoluzione rispetto al tradizionale modello agricolo che vede il 30% della frutta e verdura prodotta negli States provenire dalla Central Valley californiana.


Un momento del lavoro in una vertical farm della FarmedHere (Fonte foto: Facebook - FarmedHere).

Ad oggi la produzione dell'azienda di Matros comprende basilico, menta, lattuga e cavolo riccio, piante poco voluminose e facili da coltivare in fuori suolo; ma questo è anche il limite delle vertical farm: "Negli ultimi 8 mesi - rivela Matros - abbiamo coltivato anche un albero di avocado, ma dobbiamo ammettere che, a differenza delle verdure a foglia e delle erbe fresche, richiede troppa acqua e spazio per poter pensare a una produzione di massa con l'attuale tecnologia".

Rielaborazione FreshPlaza su fonte www.techinsider.io