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"Inge Ribbens: "L'estensione dell'embargo russo non e' una sorpresa ma e' comunque deludente"

L'annuncio dell'estensione dell'embargo russo in risposta alle nuove sanzioni occidentali non ha sorpreso Inge Ribbens, responsabile della documentazione d'accesso al mercato per l'olandese GroentenFruit Huis. "I media hanno speculato sull'estensione delle sanzioni europee, così gli esportatori avevano già comunicato di aspettarsi l'estensione delle misure restrittive da parte di Mosca. L'annuncio quindi non è arrivato inaspettato, ma è stato comunque deludente".

Inge: "Le conseguenze dell'embargo russo continuano ad avvertirsi pesantemente nelle operazioni giornaliere del commercio ortofrutticolo olandese. Nella prima metà del 2015 il valore d'esportazione dei Paesi Bassi per rutta e verdura ha continuato a procedere positivamente, ma non abbastanza da compensare la chiusura del mercato russo. Si può avere l'impressione che si siano sviluppate molte nuove tendenze di vendita. Nell'ultimo periodo hanno giocato un grande ruolo fattori esterni e contingenti come una produzione inferiore causata dalla primavera fredda e il tasso di cambio della sterlina inglese. Di conseguenza, la primavera fredda ha portato a una produzione inferiore e a dei prezzi migliori per gli ortaggi prodotti in serra".

"Gli esportatori olandesi specializzati sul mercato russo hanno visto crollare le loro vendite del 40-50% e hanno dovuto licenziare molte persone. Naturalmente ci si è orientati verso altri mercati di vendita, sia all'interno che all'esterno dell'Europa. Per cui, quest'anno il Brasile è diventato un grande mercato di vendita per le cipolle olandesi, in particolar modo come conseguenza diretta della scarsa produzione locale e delle inondazioni che hanno colpito l'Argentina, fornitore di lunga data. Inoltre, siamo alle prese con la documentazione per l'accesso al mercato in ben dieci Paesi e ci auguriamo che quest'anno si riesca a ottenere l'accesso al mercato cinese per i peperoni e a quello indiano per mele e pere".

Anche se è consentito riesportare da Paesi extra europei in Russia, questa pratica è stata ostacolata in tutti i modi. "Le riesportazioni vanno avanti ma non più ai livelli degli anni scorsi. Perciò vengono a mancare i noti carichi misti di prodotti olandesi in combinazione con i prodotti di importazione - ha detto Inge - L'inasprimento dei requisiti relativi alla documentazione del Paese d'origine non fanno altro che portarsi dietro più pressione amministrativa e un aumento dei costi".

Nel 2013 l'export olandese in Russia ammontava a 600 milioni di euro con una quota nell'export totale dell'8%. Dopo un primo semestre di successo nel 2014, a causa dello stop alle importazioni ad agosto 2014, l'export totale non ha superato i 495 milioni di euro, con conseguenze negative per le aziende olandesi che esportavano in Russia. In Europa si è notato che in Italia e Regno Unito nella prima metà del 2015 sono state importate più frutta e verdura olandesi. Le destinazioni extra europee per i prodotti olandesi sono soprattutto Brasile e alcuni Paesi africani e del sud-est asiatico. GroentenFruit Huis sta lavorando ad un'analisi dove verranno messi in evidenza gli effetti dell'embargo; sarà pubblicata a metà luglio.

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: