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Resoconto di un seminario tenutosi all'Universita' di Perugia

Melagrana: un frutto non piu' minore e tutto da scoprire

Un'opportunità di approfondimento unica sia dal punto di vista scientifico sia pratico. E' quanto Franco Famiani, docente di coltivazioni arboree presso la facoltà di Agraria a Perugia, in collaborazione con Giacomo Linoci, esperto a di melograno, ha offerto ai propri studenti dei corsi di Laurea magistrale in Scienze Agrarie e Ambientali (SAA) e Tecnologie e Biotecnologie degli Alimenti (TBA).

Il seminario "Il melograno, non più un frutto minore", tenutosi lunedì 13 aprile 2015, ha infatti riscosso grande successo. Ampia la partecipazione in aula da parte di corsisti, borsisti, personale tecnico e scientifico della facoltà.



Famiani ha aperto la giornata di approfondimento con la presentazione dell'esperienza pre e post laurea di Linoci (suo studente durante il periodo universitario). Successivamente è stata affrontata una serie di argomenti che ha riguardato i cenni storici ed economici del melograno, i caratteri botanici, le tecniche di propagazione, la classificazione varietale e le varietà note, i sistemi di allevamento, le tecniche irrigue e colturali, i metodi di raccolta e magazzinaggio del frutto, fino ad arrivare all'utilizzo nelle industrie alimentari e alle proprietà salutistiche. Clicca qui per scaricare l'intera presentazione.

Nello specifico della classificazione varietale, questa avviene mediante la valutazione di 4 principali parametri: consistenza degli arilli (soft seeds, medium soft/medium hard, hard), precocità (normal, precoci e molto precoci), dolcezza (strong, balanced, sweet) e colore della buccia e degli arilli (red, medium-red, pink, yellow, green).

Tra le varietà, le principali sono Wonderful (esistono diverse selezioni clonali), Dente di Cavallo (più cloni - varietà autoctone), Mollar de Elche, Acco, Hicaz, Parfianka, Sin Pepe (varietà californiana seedless con buccia di colore rosso tenue e arilli rosati). Disponibili varietà free e patented (libere e brevettate), nonché altre centinaia presenti nel mondo.

Calendario delle produzioni nel mondo - Clicca qui per ingrandire l'immagine


La melagrana è considerata un superfood: l'enorme interesse e successo di questo frutto si deve in maniera particolare all'acido ellagico, presente negli arilli, ma ancora di più nella buccia. Ecco perché è preferibile eseguire una premitura più "grossolana" delle melagrane, senza sgranarle. Questo ellagico tannino è in grado di accelerare l'apoptosi delle cellule cancerogene.

Tra le proprietà infatti annoveriamo la riduzione del cancro al seno, la prevenzione del tumore ai polmoni, il rallentamento del cancro alla prostata. In più protegge il cervello neonatale e le arterie, previene l'artrosi e il morbo di Alzheimer, rinforza le ossa, abbassa i livelli di colesterolo e riduce i problemi di disfunzione erettile.



Nel corso del seminario, Linoci ha presentato anche i risultati della sua ricerca universitaria svolta nel 2012 presso la stessa facoltà, in cui aveva testato un'innovativa tecnica di trattamento post-raccolta del melograno per il controllo di alcuni funghi patogeni, mediante l'uso di un formulato completamente naturale: le acque di vegetazione della molitura delle olive, dimostratesi molto efficaci e interessanti per migliorare la conservabilità del prodotto.

L'incontro si è concluso con un dibattito molto partecipato. Argomenti di discussione sono stati, tra gli altri: la possibilità di coltivazione di queste piante su tutto il territorio nazionale, i conti economici della gestione di un melograneto, i metodi di estrazione del succo e la risposta della piccola e grande industria di trasformazione in merito alla produzione di succhi, stabilizzati con tecniche non invasive e alterative del liquido estratto.

E per capire come aprire al meglio una melagrana, non resta che cliccare sul tasto "Play" del video sottostante.