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Intervista al presidente e fondatore di Almaverde Bio

"Renzo Piraccini: "Il biologico sta diventando un modello di agricoltura globale"

"Almaverde Bio rappresenta un esempio unico di aggregazione virtuosa: 11 imprese italiane specializzate, ciascuna in un segmento di offerta, condividono all'interno del Consorzio strategie e politiche di marca, realizzando attività comuni di pianificazione pubblicitaria sui grandi media nazionali." Così Renzo Piraccini (nella foto sotto), parlando a FreshPlaza del progetto Almaverde Bio, società consortile attualmente leader del biologico italiano e modello per il mercato.

Alla guida, da oltre vent'anni, del Gruppo Apofruit, società cooperativa con una produzione commercializzata media annua di 255.000 tonnellate, tra frutta e ortaggi, e un fatturato di 266 milioni di euro, Renzo Piraccini è stato tra i primi, negli anni '80, a credere nell'agricoltura biologica, supportato dall'intuito scientifico dal professor Giorgio Celli (scomparso nel 2011).



"Nella sua unicità – aggiunge Piraccini – il modello Almaverde Bio rappresenta un esempio di successo, con grandi potenzialità nel settore food. E questo per tre ragioni specifiche: la forte politica di marca, la grande gamma di offerta e l'alta specializzazione delle imprese consorziate. Ma Almaverde Bio è anche un importante progetto industriale, visti i grandi scambi tra i partner e l'accelerazione che questi hanno avuto anche nello sviluppo delle rispettive private label”.

Nel mondo, la superficie ad agricoltura biologica ha raggiunto i 37,5 milioni di ettari (erano 11 milioni nel 1999), i produttori sono quasi 2 milioni, per un valore di mercato di 63,4 miliardi di dollari (Fonte: Ifoam - The World of Organic Agriculture 2014). Sono in crescita, a doppia cifra, le superfici destinate a biologico in molti paesi emergenti, come Asia e Sud America. Europa e Stati Uniti continuano a crescere, sia in termini di superfici, che di gamma di referenze certificate in diverse filiere produttive. "Definito da sempre una nicchia – commenta il presidente di Almaverde Bio, insignito del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica - il biologico sta diventando un modello di agricoltura globale, e questo è un risultato che apre interessanti prospettive."

"Nutrirsi in modo sano, in sintonia con la natura, non è da considerare una moda del momento, ma una scelta che diventa tendenza, costante e progressiva, dei consumatori. Il biologico è una risposta straordinaria a questo bisogno di benessere e sicurezza. Ed è anche una risposta ai produttori che riconquistano a pieno diritto il ruolo di custodi della sostenibilità del territorio e della sicurezza, che in parte era andato perduto. La sostenibilità, somma di tutela dell'ambiente e salute delle persone, che in termini di marketing si traduce in una grande qualità dell'offerta, sono valori inestimabili. Che vanno tutelati e riconosciuti ai produttori e che, naturalmente, rappresentano un premium per i consumatori”.

"Un elemento che ritengo importante per il futuro del biologico – prosegue Piraccini – è la costante innovazione e l'acquisizione di una cultura di prodotto che renda sempre più percepibile, anche a livello sensoriale, la differenza. I prodotti biologici devono essere diversi sul piano della qualità, gustativa e sensoriale, mantenendo inalterati i valori di salubrità. Penso che il biologico italiano possa e debba vincere questa sfida, garantendosi così lo spazio che merita nei mercati mondiali."

Dal 2014 la società Organic Food Retail (OFR), controllata dalla Ki Group, ha acquisito la licenza del marchio Almaverde Bio per il settore retail. All'inizio di aprile è stato aperto il primo punto vendita a Milano, in Corso Sempione 43 (cfr. FreshPlaza del 04/04/2014): 350 metri di area commerciale tutta bio, di cui circa 50 metri dedicati alla ristorazione, dove le pietanze servite sono rigorosamente biologiche e preparate con i prodotti che sono in vendita. Non solo la gamma completa di Almaverde Bio, ma un portafoglio di 3.700 referenze che coprono l'intero ambito dell'offerta alimentare, dai freschissimi, fino alla cura della casa e all'igiene della persona.

"I primi risultati – osserva Piraccini - sono molto positivi e stiamo perfezionando il format. L'obiettivo dichiarato da OFR è promuovere questa tipologia di punto vendita attraverso il franchising e/o l'affiliazione. Certo, per Almaverde Bio questa è soprattutto una vetrina. I risultati delle vendite dipenderanno, ancora per molto tempo, dai canali tradizionali, Gdo e Food Service."

Le potenzialità del bio in ortofrutta
"Frutta e verdura sono trainanti nel biologico – ricorda Piraccini - La quota di mercato italiano retail dell'ortofrutta bio si attesta al 2%, anche se la percentuale varia molto tra le diverse tipologie, mentre in gran parte degli altri paesi europei è intorno al 5-7%. Spicca in negativo la Spagna, dove il mercato al consumo è marginale – mentre la produzione destinata all'export è molto cresciuta – e, in positivo, la Scandinavia dove la Danimarca supera il 10% (cfr. FreshPlaza del 20/05/2014). Il mercato è comunque in espansione in tutta Europa, anche se con ritmi diversi. E cresce pure nei Paesi dell'est, anche se a livelli di incremento molto contenuti.".

"Più del retail – conclude Renzo Piraccini - cresce il food service: soprattutto la ristorazione scolastica. I prodotti trainanti attualmente nell'ortofrutta bio sono limoni, carote e kiwi. Tra i prodotti più promettenti per il futuro, vedo l’uva da tavola, molte tipologie di ortaggi e la IV gamma di verdure."