

"E' chiaro che la sfida può essere vinta nel momento in cui la filiera siciliana si organizza in maniera efficace ed è in grado di proporre un prodotto che faccia davvero la differenza; tenendo conto anche della forte concorrenza estera (Turchia, Spagna e Grecia). E' necessario entrare in contatto direttamente con i grandigruppi di acquisto, sia per avere maggiori soddisfazioni economiche, sia per evitare di perdersi in mille possibili casi di incertezza".
"Bisogna far capire che le arance rosse non sono solo un prodotto da spremere e che si producono in Sicilia - continua la Argentati - Purtroppo, ad oggi, la richiesta è per frutti di piccolo calibro (il che non sarebbe di per sé un problema) a piccoli prezzi (cosa che invece costituisce un problema!)".
Il Distretto Agrumi di Sicilia, in questo momento, sta accompagnando un gruppo di aziende siciliane in questo percorso, cogliendo anche alcune opportunità fornite dalle istituzioni come, per esempio, la partecipazione alla prossima manifestazione fieristica "Interfood 2014", dal 18 al 21 marzo 2014, che si terrà a San Pietroburgo.

Leonardo sottolinea che è difficile avere contatti diretti con la Grande distribuzione russa, in quanto la distribuzione di ortofrutta non è ancora centralizzata (come invece avviene in Germania, Francia, Italia, Austria, ecc). "C'è sempre da fare i conti con qualche intermediario/importatore".
"Tutto questo - continua Laudani - sta determinando un certo risultato. Stiamo lavorando con 4-5 catene e il nostro obiettivo è quello di offrire al consumatore finale un profilo di arancia rossa che finora, di norma, non ha conosciuto. Il prodotto sembra gradito: lì dove riesce ad entrare, infatti, viene nuovamente ordinato".
Secondo il marketing manager, l'obiettivo in prospettiva è quello di lavorare gradualmente per incrementare i volumi, mantenere sotto controllo la qualità del prodotto, offrendo il meglio, e riuscire a far considerare a questi clienti l'arancia rossa come un prodotto pressoché obbligatorio in assortimento. "Abbiamo bisogno che l'arancia rossa venga percepita per come merita: è un prodotto distintivo e facciamo del nostro meglio affinché il consumatore se ne accorga, lo valuti, lo provi e possibilmente continui a comprarlo".

"Registriamo una sufficiente commercializzazione di arance rosse. L'Europa è un mercato relativamente piccolo per questo prodotto, ma attualmente grandi volumi trovano la loro strada verso la Russia, a prezzi soddisfacenti. Molte aziende europee pensano che l'export di agrumi marocchini verso il mercato russo stia procedendo a fatica, ma sono male informati".
"La verità è che molti esportatori marocchini hanno mantenuto il segreto sulle loro trattative commerciali - continua Hicham - mentre gli acquirenti russi hanno pagato in anticipo circa l'80-il 90% del prodotto. Per questo motivo la Russia rimane un mercato dannatamente interessante per noi!".