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Continuano i presidi e le proteste lungo la Penisola

"Mariano Ferro: "I Forconi non saranno a Roma il 18 dicembre"

Dopo la giornata nera di sabato 14 dicembre, che ha interessato principalmente le città di Torino e Venezia con diversi episodi di violenza e scontri con la Polizia, la protesta dei Forconi sta diventando sempre più eterogenea.

Continuano i presidi in molte città, anche se - come ha spiegato Susanna Camusso, segretario Cgil - "ci sono piazze piene di lavoratori che dicono cosa vogliono e altre dove si protesta ma in cui non si capisce che cosa vogliano" e "I forconi rappresentano obiettivi e interessi particolari", come riferito da Raffaele Bonanni, leader Cisl.


Nelle foto, il presidio del Movimento 9 dicembre a Piazzale dei Partigiani a Roma.

Il movimento 9 dicembre, però, appare intenzionato a proseguire. Il coordinatore Danilo Calvani ha annunciato che mercoledì 18 dicembre, alle 15, in Piazza del Popolo a Roma partirà un sit-in di protesta: "Non faremo nessun corteo perché la situazione è incandescente e vogliamo evitare disordini nel rispetto delle Forze dell'ordine e della città di Roma. I presidi rimarranno attivi in tutta Italia. Mercoledì sarà una festa di popolo".



Mariano Ferro, leader dei Forconi, ha inizialmente dichiarato: "Abbiamo fatto una scelta: andremo avanti a oltranza con i presidi che sono già nelle strade, perché non abbiamo ancora sentito il governo battere un colpo. Non si può andare a casa, non ci fermeremo per Natale e nemmeno per Pasqua, se il governo non ci dà delle risposte".

Nel pomeriggio di ieri, parlando all'Adnkronos, Ferro ha però aggiunto che i Forconi non parteciperanno al sit-in di mercoledì a Roma: "Siamo convinti, da quello che sta accadendo, che organizzazioni trasversali potrebbero creare disordini. Noi non possiamo rischiare di farci coinvolgere in situazioni simili e anche un presidio potrebbe risultare una miccia pericolosa. C'è una destra in questo Paese che vorrebbe strumentalizzare la protesta e noi non possiamo permetterlo né alla destra né alla sinistra".

La protesta continua ma "non a Piazza del Popolo. Vogliamo fare pressione al governo in maniera pacifica, nei territori".

Con lui, anche il leader del Veneto Lucio Chiavegato e altri referenti che si sono dissociati da Calvani. Lo si legge sul sito www.9dicembre2013.it dove è anche spiegato che verrà organizzata un'altra manifestazione a Roma.



Il ministro dell'Interno Angelino Alfano, nel corso della trasmissione "In mezz'ora" di ieri pomeriggio, ha avvertito: "Ci è chiaro il disagio di milioni di italiani, ma ci vuole un distinguo tra chi va in piazza per manifestare pacificamente e chi va a tirare la vernice contro i poliziotti, minaccia i commercianti, impedisce alle merci di circolare, ai cittadini di muoversi: con loro saremo durissimi".

Intanto, però, le proteste pacifiche - che coinvolgono in modo diretto e indiretto milioni di italiani - trovano anche solidarietà: il disagio è diffuso, la crisi economica, sociale ma anche delle Istituzioni complica la vita di tutti. E' questa l'ultima chiamata per la politica?