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Le reti protettive limitano i danni nel Veronese, in Trentino il Codipra parla di danni per 7 milioni di euro

Neve in Val di Non, grandine a Zevio: e' un ottobre difficile per le mele

Grande spavento, ma danni tutto sommato limitati: la grandinata che nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 ottobre 2013 ha interessato Zevio e territori limitrofi, flagellando una delle aree produttive più importanti per la melicoltura veronese, non ha compromesso il raccolto di Golden Delicious e Granny Smith.

"Nella mattinata di lunedì abbiamo compiuto un sopralluogo nella zona colpita e il riscontro è stato incoraggiante - dice Davide Boscaini, responsabile tecnico di Apo Scaligera – nel senso che non sono stati riscontrati danni significativi: le mele, ma anche le fragole e le altre produzioni, sono state salvate dalle reti e dalle serre, per cui possiamo tirare un sospiro di sollievo."



"In questa fase si stanno raccogliendo Golden, Gala e un po' di Morgan", aggiunge l'altro responsabile tecnico di Apo Scaligera Marco Krampera. "La qualità è buona, la colorazione è migliore dello scorso anno, anche se mediamente vi è una classe di pezzatura in meno. A livello di quantitativi, la nostra produzione di mele dovrebbe essere in linea con quella del 2012, forse qualcosa di più."

"Tutti i nostri frutteti si sono salvati – spiega Federica Ferrari dell'ufficio commerciale della OP Coz Zevio - le reti hanno funzionato e la grandinata, piuttosto estesa, non ha provocato per fortuna danni. La raccolta delle mele può quindi proseguire senza problemi."

I danni maggiori agli impianti si sono verificati nei frutteti che dal Crear vanno verso Santa Maria di Zevio, a Perzacco e Volon. Qui la furia della grandine, composta da chicchi di piccole dimensioni, ha strappato le reti protettive.
Nessun problema a Belfiore, Palù, e negli altri Comuni veronesi votati alla melicoltura.

Val di Non, almeno 40 ettari KO per la neve
Sarebbero invece significativi, in Val di Non, i problemi creati da un altro fenomeno meteorologico inedito per il mese di ottobre: la neve.

Almeno una quarantina, secondo le prime stime, gli ettari nei quali la nevicata di sabato scorso, seguita dalla pioggia, ha provocato il cedimento degli impianti antigrandine che hanno finito per travolgere i meleti.

Secondo il presidente del Consorzio Difesa produttori agricoli (Codipra), Giorgio Gaiardelli tra mancata produzione di quest'anno, rifacimento degli impianti e raccolti futuri persi si può prefigurare di un danno stimabile tra i 7 e i 10 milioni di euro.

"Dei 6.500 ettari coltivati a melo nelle Valli di Non e di Sole - si legge nel sito internet di Melinda - si stima siano circa 40 quelli che hanno subito danni dalla nevicata. Questi appezzamenti sono soprattutto quelli coperti con le reti che li proteggono dalla grandine: il peso della neve bagnata, aggiunto a quello delle mele mature sulle piante, ha divelto le strutture portanti degli impianti".