
Come emerso dagli interventi della mattina, lo studio di fattibilità - realizzato da Centuria Agenzia nell'ambito dell'accordo tra Comune di Cesena e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - permetterà di delineare un modello da applicare su altre realtà, offrendo una prospettiva nazionale. La piattaforma sarà infatti la prima in Italia e costituirà un'esperienza-pilota che potrà essere replicata in altri ambiti aventi simili caratteristiche.

Nella foto, da sinistra, Vittorio Severi, referente del gruppo di lavoro Ministero/Comune, Maura Miserocchi, assessore alla Mobilità e ai Trasporti del Comune di Cesena, il sindaco Paolo Lucchi, Rocco Giordano, referente del Gruppo di lavoro Ministero/Comune e Giovanni Caruso, dirigente della Divisione Intermodalità e Interporti.
Alessandro Zampagna, già direttore di Centuria Agenzia e coordinatore del Gruppo tecnico, ha presentato i risultati dello studio. Per quanto attiene l'analisi dei trasporti ortofrutticoli, la maggior parte delle tratte sono caratterizzate da volumi "polverizzati" ossia poco aggregati, se considerati per singolo produttore. Un elemento di disaggregazione dei volumi evidente sia sulle tratte brevi che su quelle di lunga percorrenza. Il livello di saturazione media, per vettori da 32 posti pedane, risulta pari al 72%, con forti insaturazioni per le tratte più disagiate.
Prendendo come riferimento i tariffari dei maggiori vettori operanti sul territorio e considerando la geometria del trasporto così delineata con i relativi livelli di insaturazione, si determinano i costi per piazza delle singole tratte. Il costo medio attuale per la geometria del trasporto analizzata risulta di 38 euro per posto pallet, equivalenti a 109 euro per tonnellata trasportata.
Tra le soluzioni operative proposte dallo studio, la ORTO-1 prevede un utilizzo della piattaforma da parte di due flussi distinti, uno di prodotto e uno di servizi, nell'ipotesi che nessuno dei due flussi da solo riesca a ottimizzarne la gestione. Questa soluzione si regge quindi su una situazione di assenza di "nuove aggregazioni" di flussi che sarebbe potuta arrivare attraverso la costituzione di nuove partnership.
Stante l'attuale situazione del settore cesenate, questa nuova piattaforma sarebbe infatti troppo "grande" per gestire la logistica delle aggregazioni commerciali già presenti sul territorio. Da questa impossibilità strutturale di utilizzare tutti i 10.000 metri quadrati con il solo prodotto ortofrutticolo nasce l'idea di introdurre un secondo volano di crescita delle attività logistiche, vale a dire il flusso di "servizi" a supporto del flusso di "prodotti". Meglio ancora se questi servizi fossero legati alle attività ortofrutticole.
La soluzione ORTO-2 si basa invece sul superamento del limite principale del modello ORTO-1 e introduce il concetto di aggregazione di supply chain. Il punto di partenza sta proprio nel fatto che - senza partnership fra operatori logistici capaci di aggregare l'offerta - non sarebbe possibile arrivare ai volumi necessari per ottimizzare i flussi di piattaforma né, di conseguenza, a significativi miglioramenti di efficienza logistica.
L'aspetto innovativo è proprio nella collaborazione (attesa) fra operatori logistici (in questo caso, autotrasportatori di ortofrutta) finalizzata all'aggregazione dei carichi. Questa soluzione apre la possibile partnership anche ad altri operatori logistici, del territorio o esterni, e a operatori di servizio come Cpr System. Con questo modello di business, in piattaforma potrebbero incontrarsi diverse altre filiere produttive (ad esempio la quarta gamma) accomunate dall'appartenenza alla medesima filiera logistica, quella dei prodotti che necessitano della gestione della catena del freddo.
In conclusione, dallo studio è emerso come una piattaforma logistica dell'alimentare fresco localizzata nel Cesenate possa portare a evidenti vantaggi di efficienza per il settore. La risposta al bando del Comune ha dimostrato come il territorio sia di fatto già pronto per attivare una soluzione aderente al modello ORTO-1. In futuro, si potrebbero realizzare in altri lotti della area logistica ulteriori iniziative, anche con modelli diversi, da parte di operatori interni e/o esterni al territorio.

Nella tavola rotonda del pomeriggio, allestita a talk-show, moderati da Ilaria Vesentini, giornalista de Il Sole 24Ore, hanno commentato la realizzazione della piattaforma logistica di Cesena: Alberto Armuzzi, presidente Legacoop Servizi Emilia-Romagna, Massimo Bagnoli, presidente nazionale FIAP, l'assessore comunale Maura Miserocchi, Cesare Trevisani, Confindustria, Renzo Piraccini, direttore generale del Gruppo Apofruit, Graziella Fiorini della Regione Emilia-Romagna, Bruno Piraccini, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena e amministratore delegato Orogel, Gianni Bonora, amministratore delegato CPR Servizi (nella foto sopra, da sinistra).
Su alcuni aspetti tutti i partecipanti si sono trovati d'accordo. Innanzitutto, il territorio di Cesena, ha saputo sviluppare produzioni agricole e servizi d'alto livello e si è imposto da tempo come polo agroindustriale fra i più rilevanti del nostro paese. Qui convergono produzioni ortofrutticole provenienti sia dal sud che dal nord Italia, per essere lavorate e poi smistate verso il consumo, specie attraverso la grande distribuzione: un insieme di attività che movimenta circa 400.000 tonnellate di prodotti ogni anno. La filiera dell'ortofrutta fresca, però, è diversa da tutte le altre e necessita di tempismo e organizzazione più delle altre. In questo quadro, il tema della logistica ha assunto un'importanza sempre più rilevante, sia in termini economici che di maggior efficienza. In un'ottica di grandi aggregazioni, i relatori hanno anche insistito sula soluzione ORTO-2 proposta dallo studio, pur evidenziando l'anello debole della catena, vale a dire l'autotrasporto.
I miglioramenti d'efficienza e di economicità attuati grazie alla nuova infrastruttura consentiranno alle imprese locali di rafforzare la loro posizione ed essere più competitive non solo sul mercato interno, ma anche in campo internazionale. Un obiettivo irrinunciabile, soprattutto in questo territorio e in una congiuntura economica critica come quella attuale. Insomma, un piccolo passo ma nella direzione giusta. E l'attuazione? Nel minor tempo possibile, ha affermato in chiusura Gianni Bonora.
Lo studio, disponibile in formato pdf, può essere richiesto a Chiara Pari di Centuria Agenzia.