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Negoziati sulla riforma della Pac: principali questioni aperte in discussione nelle prossime settimane

La nuova politica agricola comune entrerà in vigore regolarmente dal 1 gennaio del 2014, ma per alcuni aspetti, come quello dei pagamenti diretti della UE, il primo sarà un anno di transizione e le domande secondo le nuove regole dovranno essere depositate dagli agricoltori a partire dal 2015. Lo ha spiegato, mentre cominciano i negoziati finali per la riforma della PAC fra Consiglio, Commissione e Parlamento UE, il Commissario all'Agricoltura Dacian Ciolos.

"La riforma sarà pronta per la scadenza del 2014 - ha detto Ciolos - ma si lascia agli Stati il tempo di adattare le procedure in alcuni settori come quello dei contributi diretti."

Nonostante su vari aspetti generali della riforma si sia raggiunto negli scorsi mesi un buon livello di accordo, secondo la Commissione europea alcune questioni importanti rimangono aperte, e dovranno essere definite nei triloghi in corso:
  • Convergenza interna: la Commissione è a favore di un livello assoluto minimo di convergenza interna, per aumentare il livello dei pagamenti per gli agricoltori che hanno ricevuto minore supporto negli scorsi anni. La convergenza dei pagamenti diretti dovrebbe non rimanere un intento ma trasformarsi in un qualcosa di tangibile e ambizioso entro il 2019.
  • Greening: le misure di greening devono essere efficienti. La Commissione intende vigilare affinché misure di greening semplici ed efficienti vengano realizzate nei vari Stati membri, su base obbligatoria; questo implica, inoltre, che vi sia un effettivo sistema di penalità nel caso di non rispetto del greening.
  • Strumenti aggiuntivi per indirizzare meglio il supporto: i regimi per giovani agricoltori, piccoli agricoltori e zone svantaggiate possono contribuire a raggiungere l’obiettivo di mantenere e rinnovare il settore agricolo europeo, in particolare sostenendo l’avvio di attività agricole da parte di giovani. La Commissione intende quindi difendere la propria proposta di prevedere un top-up obbligatorio del 25% per il regime per i giovani agricoltori nel 1° pilastro.
  • Maggiore trasparenza della Pac.
  • Incoraggiare le Op, le associazioni interprofessionali e catena corta di approvvigionamento per migliorare la competitività dei vari settori dell’agricoltura europea, fornendo un supporto agli agricoltori nel mentre in cui vengono abbandonati vecchi meccanismi quali le quote zucchero; creare delle misure più efficaci per la gestione di crisi eccezionali.
  • Capping e riduzione progressiva: la Commissione vuole che vi sia una riduzione progressiva da applicare ai pagamenti di base (ma non al greening) al di sopra dei 150.000€, con un tetto posto ai 300.000€; questa misura dovrebbe inoltre essere obbligatoria in tutti gli Stati membri.
Fonte: europa.agi.it / aiol.it
Data di pubblicazione: