Il fatto che il risparmio prevalga su altri aspetti, come ad esempio il tempo di preparazione richiesto da un alimento, appare un ulteriore chiaro segnale di quanto sta avvenendo in Italia: "Sempre più famiglie, a fronte di una minore capacità di spesa per problemi economici e lavorativi, si ritrovano d'altra parte con più tempo da dedicare alla preparazione dei pasti. Ecco perciò che si ritorna ad abitudini che risalivano ai nostri nonni, come fare il pane in casa o mettere in tavola una zuppa di legumi."
"Siamo di fronte ad una rimodulazione delle abitudini alimentari che privilegiano prodotti più sani sotto il profilo salutistico; e l'ortofrutta non può che essere in prima fila."
Tanto più che, come sottolinea il responsabile COOP, frutta e verdura di stagione hanno prezzi medi molto convenienti ... ben più economici, in proporzione, ad una tazzina di caffè!

Il marchio "private label" Coop esiste da oltre 25 anni ed è presente sulle diverse categorie merceologiche; ad oggi include tutte le principali referenze ortofrutticole, ad eccezione dei carciofi.
Secondo i dati disponibili più recenti (anno 2012), tutte le gamme di ortofrutta a marchio Coop (fresca da produzione integrata, biologica, IV gamma, frutta e legumi secchi) hanno realizzato un fatturato di vendita di 360 milioni di euro nel periodo considerato (31,4% di incidenza sul fatturato di vendita totale). L'ortofrutta a marchio Coop comprendeva nel 2012 un numero di 887 referenze, con la collaborazione di 112 fornitori. Nel 2012 sono entrate in assortimento anche le piante aromatiche.
"I nostri fornitori possono essere di ogni tipo - spiega Brasina - dalla grandissima cooperativa alla piccola azienda di tipo 'artigianale'; quello che conta è che condividano gli standard di qualità da noi richiesti; i quali, in definitiva, servono anche a loro per lavorare meglio."
"Considerando che il 95% del prodotto che mettiamo in vendita ha origine in Italia, se si escludono i prodotti non oggetto di coltivazione in Italia come banane e ananas - prosegue il responsabile qualità - abbiamo tutto l'interesse a fare cultura nel settore agricolo. Abbiamo sempre cercato di anticipare i tempi e aggiornare i nostri fornitori sugli standard qualitativi più avanzati, come le certificazioni BRC per gli stabilimenti di produzione e confezionamento, la SA8000 per gli aspetti etici su tutta la filiera e le norme di sicurezza sul posto di lavoro."
"Dal 2002 siamo soggetti noi stessi a verifiche e ispezioni da parte di enti terzi indipendenti (Bureau Veritas e CSQA), che certificano l'effettiva applicazione dei requisiti e dei valori che dichiariamo sull'ortofrutta a marchio Coop."
La qualità dell'ortofrutta a marchio Coop viene costantemente monitorata attraverso un articolato sistema di controlli, per garantire:
- La coltivazione esclusivamente con tecniche di produzione integrata.
- L'abbattimento del 70% rispetto ai limiti di residui massimi ammessi.
- L'assenza di qualsiasi trattamento dopo la raccolta: La conservazione è garantita esclusivamente dalle basse temperature, senza alcun uso di sostanze chimiche.
- La conoscenza e il controllo di tutta la filiera produttiva - dal campo alla vendita- e di tutte le caratteristiche igienico-sanitarie del prodotto.
Per quanto riguarda nello specifico le categorie albicocche, pesche e nettarine, meloni e pomodori a marchio Coop, nel 2012 è stato portato avanti un progetto di miglioramento mediante un sistema innovativo: ciascuna varietà è stata sottoposta, preventivamente alla commercializzazione, alla valutazione dei requisiti sia chimico-fisici sia organolettici presso un istituto qualificato. Solo dopo il superamento positivo di tali test, le varietà sono state confezionate nella linea a marchio Coop.

Nel 2003 Coop Italia ha effettuato una riformulazione dei propri prodotti a marchio, diversificandoli in vari "mondi", come ad esempio "Bilogico", "Fior Fiore" e "Solidal".
Nel 2009, il biologico Coop si è ulteriormente evoluto nel mondo "Vivi Verde", il quale comprende non soltanto il biologico, ma tutti quei prodotti che abbiano una valenza ambientale, nel senso di un minore impatto dei processi produttivi sulle risorse naturali.
"Fior Fiore" è la gamma delle eccellenze italiane, che comprende tanto prodotti a marchio DOP/IGP, quanto altre referenze che si distinguono per valenza e che sono in grado di comunicare qualcosa in più.
A sua volta, "Solidal" individua i prodotti che sostengono iniziative di commercio equo e solidale. In questa linea rientrano, per l'ortofrutta, banane, ananas e noci dell'Amazzonia (tutti certificati Fairtrade). "Questa offerta qualificante a marchio viene particolarmente apprezzata dai consumatori in quanto offre la possibilità di contribuire in maniera concreta al sostentamento e allo sviluppo di agricoltori che altrimenti non avrebbero il modo di proporsi al mercato",
Nel 2012, le vendite di prodotti ortofrutticoli a marchio Coop da "Agricoltura Biologica" hanno raggiunto 109.191 quintali, con un fatturato di vendita stimato in oltre 29,5 milioni di euro. Brasina sottolinea: "La nostra linea di frutta e verdura biologica a marchio Coop rappresenta il 2,6% sul totale delle vendite di ortofrutta e ben il 47% delle vendite di tutto il biologico a marchio Coop."
Le verdure di IV gamma
L'assortimento dei prodotti pronti all'uso (IV gamma) a marchio Coop era composto, nel 2012, da 31 referenze da produzione integrata e 4 da agricoltura biologica. Le vendite hanno raggiunto 83.165 quintali, per un fatturato superiore ai 62 milioni di euro.
"Nel corso del 2012, il settore dei prodotti di IV gamma nel suo complesso ha visto una importante flessione in Italia (-7/8%), proprio perché trattasi di un'offerta con un costo medio impegnativo; tuttavia la nostra linea a marchio Coop ha tenuto molto bene le vendite mantenendo volumi e valori", conclude Maurizio Brasina.