Patate turche contaminate sequestrate alla frontiera bulgara
Circa 20 tonnellate di patate sono state tenute ferme in una speciale area di stoccaggio fino all'arrivo dei risultati del secondo test di controllo.
La locale agenzia per la sicurezza alimentare garantisce ai consumatori che le patate non raggiungeranno alcun esercizio commerciale della Bulgaria.
Le patate turche rappresentano il prodotto maggiormente controllato alla frontiera bulgara da quando diversi anni fa in Turchia si registrò una serie di decessi causati da patate contaminate. Fu introdotto anche un divieto temporaneo di importazione da parte della Bulgaria mentre adesso è in vigore un blocco parziale solo per le regioni a rischio che producono patate.
I peperoni e i pomodori turchi vengono frequentemente sottoposti a test per rilevare la presenza di fitofarmaci. I campioni sono inviati a Sofia e i risultati arrivano nel giro di qualche giorno. Solo il 10% delle partite di prodotto che entra in Bulgaria viene testato in maniera random (casuale) secondo le linee guida della Commissione europea. Il che significa che 3.000 camion carichi di prodotto sono stati controllati in Bulgaria nel 2012, numero sufficiente per le autorità sanitarie al fine di garantire la sicurezza.
Alla frontiera con la Turchia sono stati bloccati 53 carichi pericolosi e oltre 1 tonnellata di peperoni e pomodori contenenti residui troppo elevati di fitofarmaci è andata distrutta.
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