Una migliore armonizzazione a livello europeo delle tecniche di rilevazione e di analisi sui mercati agroalimentari. Con l'obiettivo di costituire un sistema strutturato di relazioni tra i Paesi europei e di favorire una maggiore conoscenza e una più ampia circolazione di dati e informazioni.
Sono i temi sui quali l'Ismea, in partnership con FranceAgriMer, ha promosso ieri 19 dicembre 2012 un primo confronto europeo nell'ambito di un Forum internazionale tenutosi a Roma, finalizzato a implementare una piattaforma condivisa per lo scambio di dati, informazioni e metodologie attraverso una rete di monitoraggio dei mercati agroalimentari a livello continentale.
Nel corso dei lavori è stata rilevata da più parti l'esigenza di ridurre l'incertezza legata ai fenomeni ricorrenti di volatilità dei prezzi, ma anche di prevenire le crisi di mercato e di rafforzare gli strumenti di stabilizzazione dei redditi. Priorità sulle quali, nel prossimo futuro, si giocherà la sostenibilità economica, sociale e ambientale del sistema agricolo e alimentare e per questo al centro di un approfondito dibattito nei diversi consessi internazionali che, oltre alle istituzioni nazionali e sovranazionali, annoverano tra i promotori le organizzazioni e i movimenti della società civile.
L'Agricultural market information system, l'iniziativa proposta dal G20 meglio nota con l'acronimo AMIS, rappresenta una prima risposta alle sollecitazioni provenienti dai diversi Paesi, a fronte di un'evoluzione del mercato globale che ha fatto emergere le rilevanti complessità legate alla gestione degli approvvigionamenti alimentari.
"Un sistema di informazione sui mercati agricoli, dunque, - ha detto Arturo Semerari, presidente dell'Ismea - finalizzato non solo a una migliore gestione delle scorte, ma anche a una riduzione degli sprechi e a una più equa allocazione geografica delle risorse, rappresenta un primo importante strumento per superare l'attuale frammentazione nella governance alimentare mondiale".
"Con FranceAgriMer, - ha proseguito Semerari - con cui abbiamo avviato quest'anno un'importante collaborazione, abbiamo promosso e organizzato questo Forum per condividere le esperienze con altri Paesi europei e creare i presupposti, attraverso un network operativo, per la standardizzazione dei metodi di raccolta ed elaborazione dei dati e per l'implementazione di strumenti condivisi e omogenei, in vista di un costante ed efficace monitoraggio delle filiere agroalimentari".
"Di fronte a un mercato sempre più globalizzato ed esposto alla volatilità dei prezzi - ha sottolineato Fabien Bova, Ceo di FranceAgriMer – la condivisione di strumenti di monitoraggio a livello internazionale, in grado soprattutto di anticipare le dinamiche dei mercati, rappresenta un'opportunità irrinunciabile. L'incontro odierno ha gettato sicuramente le basi per avviare una collaborazione che porti, ci auguriamo al più presto, alla creazione di un network europeo."
"Senza dubbio - ha spiegato Egidio Sardo, Direttore generale dell'Ismea - nell'attuale contesto di forte instabilità dei prezzi e dei redditi degli agricoltori, l'ampliamento della base informativa e la condivisione dei metodi e dei sistemi di rilevazione concorrono a favorire la conoscenza e la trasparenza del mercato, favorendo lo sviluppo di nuovi strumenti per prevenire e gestire le crisi di mercato."
Si è discusso, anche alla luce dell'evoluzione della normativa comunitaria nel quadro della riforma della PAC, del ruolo dei fondi mutualistici per la stabilizzazione dei redditi in agricoltura, di risk management, di migliore ripartizione del valore aggiunto all'interno delle filiere e di innovazione, con potenziali riflessi anche nei sistemi di monitoraggio e analisi dei mercati.
Nel corso del suo intervento Paolo De Castro, Presidente della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo ha ribadito l'importanza di "promuovere collaborazioni di questo tipo, utili a rafforzare la disponibilità di strumenti informativi. Il mondo che cambia – ha aggiunto – richiede una conoscenza sempre più approfondita e, soprattutto condivisa, necessaria a risalire alle cause dei fenomeni e prevenirne gli effetti, anticipando gli squilibri di mercato e i rischi di un'accelerazione della volatilità dei prezzi associati alla domanda speculativa."
Ai lavori, a cui hanno preso parte 16 delegazioni europee, è intervenuto anche il Presidente della Commissione Agricoltura del Senato italiano, Paolo Scarpa Bonazza Buora, che ha evidenziato il ruolo del monitoraggio dei mercati anche in relazione alla necessità di garantire una più equa distribuzione del valore lungo la filiera produttivo-distributiva del settore agroalimentare.


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