Sicilia: l'ombra del racket sull'incendio di sei camion per le arance presso l'azienda Pannitteri
Risale al 16 dicembre 2012 l'incendio, di probabile origine dolosa, che ha distrutto sei camion adibiti al trasporto delle arance presso la sede della "Pannitteri & C", azienda siciliana leader nella produzione e commercializzazione delle arance rosse di Sicilia. Le fiamme si sono sviluppate poco prima delle 7, in contrada Porticelli, a Belpasso (CT).
Sul posto sono intervenute due squadre di vigili del fuoco: al loro arrivo, il rogo aveva già coinvolto i sei mezzi pesanti parcheggiati nel retro del cortile, cataste di cassette di plastica vuote e una parte del terreno agricolo, sempre aziendale. Le fiamme sono state domate nel giro di un paio di ore.
Numerosi elementi raccolti dai Carabinieri della Compagnia di Paternò, intervenuti sul posto insieme a una pattuglia di Belpasso, confermerebbero la pista del racket all'origine del vile gesto. Sembra che due persone si sarebbero introdotte all'interno del sito e abbiano appiccato le fiamme ai mezzi (Fonte: cataniatoday.it).
Ferma condanna per l'accaduto è stata espressa dal Distretto Agrumi di Sicilia, per voce del presidente Dott.ssa Federica Argentati (in foto): "Quando l'ho saputo mi sono venute le lacrime agli occhi, non solo per il danno economico all'azienda (che comunque si aggira, a detta dei proprietari, intorno a 400.000 euro) ma per il significato che un "metodo" come questo ha in questa terra tanto generosa quanto disgraziata! E' necessario che tutti i siciliani e non solo si rendano conto delle condizioni in cui le aziende, anche le più organizzate ed evolute, sono costrette a lavorare e a confrontarsi sul mercato e quanto quasi inosservata possa, invece, passare una notizia come questa".
Troppo poco denunciato, infatti - nota il Distretto Agrumi di Sicilia - e troppo poco sottolineato quanto successo in Sicilia pochi giorni fa. In attesa che la giustizia faccia il proprio dovere, il Distretto intende, con forza, portare alla ribalda dei media quanto accaduto, al fine di amplificare la necessità di denuncia, di sostegno e di sdegno con la quale è necessario rispondere ad un atto come questo.
In ciò, il Distretto si rivolge anche e soprattutto al neo presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, con la certezza che la sua sensibilità in tale direzione sarà tale da dare forza al concetto che tali "metodi" non devono e non possono più essere considerati "tipici" del territorio, ma pura e semplice illegalità criminale.
"Di tipico - aggiunge Argentati - ci sono e ci devono essere solo le nostre produzioni! Anche solo questo serve a cambiare cultura in Sicilia. Per la nostra generazione e soprattutto per quella dei nostri figli".
Il Presidente del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia
Dott.ssa Federica Argentati
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