Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Riforma Pac: Ciolos, deve entrare in vigore il 1 gennaio 2014

"La riforma della politica agricola comune (Pac) e l’insieme dei regolamenti ad essa collegati devono entrare in vigore il primo gennaio 2014". Lo ha detto all’Ansa il commissario europeo all’agricoltura Dacian Ciolos, prima della sua partenza per Catania, dove ha partecipato al convegno "La Pac dopo il 2013" (vedi notizia su FreshPlaza del 17/12/2012).

Ciolos ha però precisato che "ci sarà un anno di transizione per i pagamenti diretti ai produttori, in quanto le domande del 2014 non potranno essere introdotte con i nuovi elementi previsti dalla riforma".

Il commissario europeo ha chiarito che il primo gennaio 2014 anche i programmi di sviluppo rurale dovranno essere pronti. "Per questo è particolarmente importante per gli Stati membri – ha sottolineato – di preparare attivamente già da ora le loro strategie e i loro programmi". Quanto alla necessità di un anno di transizione per i pagamenti diretti, ha aggiunto: "Dipende dal fatto che ci vorrà un po’ di tempo affinché le agenzie di pagamento a livello nazionale siano pronte, soprattutto con i loro sistemi informatici".

Più in particolare sull’impatto che avrà per l’agricoltura italiana il futuro accordo dei capi di stato e di governo sul bilancio UE 2014-2020, Ciolos ha precisato che il migliore modo per ogni Stato membro di avere un buon bilancio per la sua agricoltura è di difendere un buon bilancio globale per l’Unione europea; quindi di difendere un buon bilancio per la Pac nel suo complesso e, in questo quadro, una sua ripartizione equa dei fondi.

Per il commissario è importante non saltare nessuna di queste tappe. Al convegno, Ciolos ha incontrato anche il ministro per le politiche agricole e alimentari Mario Catania.
Data di pubblicazione: