"Belgapom: "Un raccolto ridotto mina la posizione delle patate europee sul mercato globale"
"Il calo ha tre cause. La prima riguarda la diminuzione di areale dovuta ai prezzi più bassi ottenuti nella stagione 2010/11. La seconda ragione ha a che fare con un clima semplicemente orribile. Speravamo che l'estate facesse incrementare il raccolto di maggio, ma non è successo. Si è registrata una quantità di pioggia insolita nelle Fiandre occidentali e nel nord della Francia. La terza causa riguarda il fatto che la raccolta è risultata difficile proprio a seguito delle piogge abbondanti. Molti ettari non sono stati scavati".
"Questo ha colpito enormemente i prezzi delle patate sul mercato libero. Lo scorso anno si aggiravano su 50 euro a barile, ora siamo nel range dei 250 euro. Bisogna riandare molto addietro nella storia per ritrovare prezzi simili. L'unica cosa positiva che si può dire a tal proposito è che il libero mercato delle patate funziona: i prezzi sono esattamente quelli che ti aspetti che siano. Ciò che non dobbiamo dimenticare, tuttavia, è di guardare alla posizione delle patate europee sul mercato globale. Questi prezzi eccezionali, non solo delle patate ma anche delle materie prime, possono davvero colpire l'evoluzione della nostra performance. Sono parecchi i competitor che non vedono l'ora di rifornire i nostri stessi mercati!".
Romain Cools ritiene che il consumo di patate possa non risultare particolarmente abbondante, quest'anno. "I consumatori e i servizi di ristorazione potrebbero limitare gli acquisti di patate, tornando ad alternative più economiche quali pasta o riso. La situazione è tesa e non prevedo che il range dei prezzi cambi di molto. Sicuramente non tenderà al ribasso. Vorrei ricordare, però, che tradizionalmente la stagione delle patate risulta sempre diversa rispetto a quanto si pensi".
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Romain Cools
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