il mancato confronto con gli organi di stampa e con le Rappresentanze sindacali, nella giornata del 06/12/2012, è stato dovuto esclusivamente al fatto che era del tutto carente il necessario clima di serenità che potesse renderlo proficuo.
L'Azienda Agricola San Michele non ha mai negato incontri con le Organizzazioni Sindacali con comunicati formali datati 30/03/2012, 31/03/2012, 05/10/2012 richiedendo tuttavia che gli stessi fossero espletati nel rispetto delle procedure previste dai contratti di categoria.
Relativamente ai contenuti che ci vengono contestati l'Azienda conferma unicamente che è in ritardo con il pagamento delle ultime due retribuzioni della forza lavoro impiegatizia e di una per la forza lavoro operaia: situazione questa purtroppo comune a tutti i settori produttivi strozzati dalle carenze di liquidità oramai imposte dai sistemi bancari.
Tutto il resto delle lamentele sono francamente sprovviste di fondamenti posto che:
- in Azienda sono riconosciute le indennità contrattuali; non esistono situazioni di maltrattamenti nei confronti di nessuno;
- gli inquadramenti contrattuali sono rispettosi delle corrispondenti mansioni svolte;
- lo straordinario laddove è prestato è retribuito;
- l'utilizzo delle Agenzie Interinali è circoscritto a pochissime unità nel rispetto delle legislazioni in materia;
- in Azienda si è lavorato per 7 (sette) giorni unicamente per brevissimi periodi di punta stagionale, sempre con il consenso delle maestranze.
I vertici aziendali ribadiscono comunque la disponibilità ad un incontro congiunto con le OO.SS. sia dei lavoratori che datoriali, unitamente agli organi politici che riterranno opportuno un loro intervento sempre gradito laddove teso a favorire la distensione di questa apparente frattura.
Anzi si auspica un urgentissimo tavolo tecnico con tutti i predetti attori, considerata la eco delle notizie che pone in seria discussione la politiche di sviluppo di un intero territorio.