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I funghi di Fra’ Ranaldo nel Web 2.0

La nuova frontiera della comunicazione, quella che qualcuno chiama web 2.0, lega città metropolitane e sperduti boschi di montagna, periferie misteriose e piccoli borghi di mare, passioni tecnologiche fatte di blog e passeggiate all'aria aperta alla ricerca delle tipicità.

E in Appennino le tipicità, in questo caso i funghi, arrivano nei boschi. Ma arrivano anche sul sito del Parco Nazionale, grazie a Fra' Ranaldo da Scarzara e al suo blog www.parcoappennino.it/blogfunghi. E si tratta di un diario divertente e accattivante che tutti possono contribuire a realizzare inserendo foto, suggerimenti e commenti.

"Chi fosse davvero Fra' Ranaldo nemmeno io di preciso lo so – si legge nella presentazione del blog - si narra di lui quale incontro fortuito nelle foreste di faggio del nostro Appennino; si dice giungesse dalle piane di Scarzara fino a spingersi sui crinali sopra il Cerreto, sempre accompagnato da Rianna, la sua fidata asinella. Se fosse frate, pellegrino o mago non saprei, né che cosa lo spingesse a vagare per quei monti: mi fu però subito manifesto il senso di gratitudine che lui continuamente manifestava per poter condurre una vita quale la sua, vita fatta di profumi, viste e sensazioni che solo il monte, la macchia e le rocce potevano dare".

La voce narrante prosegue: "E se poi Rianna sapesse davvero in anticipo il cambio del tempo o se sapesse davvero indicare i funghi per terra con le sue lunghe orecchie, questo fatevelo raccontare da altri che hanno avuto la fortuna di incontrarlo: io lo voglio ricordare quale esempio di rispetto e di simbiosi con la natura rendendolo qui, come nei boschi, sempre vivo e presente".



Il blog è sicuramente un modo originale e scanzonato per condividere emozioni. I ragazzi si scambiano inviti e accessi alle "liste" delle discoteche, i raccoglitori incalliti i loro personali successi.

Per esempio, scrive Fra' Ranaldo sul blog che si trova sul sito del parco: "Quale e' la vostra teoria in merito alla nascita e crescita dei porcini: compaiono dal terreno già sviluppati, con una "unica esplosione" oppure crescono progressivamente non appena fuori dallo stesso? Mi piacerebbe sentire le vostre esperienze dirette".

Per chi poi ha bisogno di suggerimenti, Fra' Ranaldo si offre di monitorare l'Appennino e di indicare i luoghi per riempire i cesti, così come ha fatto pochi giorni fa: "Voglio aggiornarvi di buone raccolte nelle faggete del Passo di Pradarena, si inizia a vedere qualche discreto cestino in zona Lagoni mentre a Valditacca la situazione è ancora fiacca; per quanto concerne invece la Valtaro, sembra che la crescita in castagno abbia un momento di stasi, mentre edulis di nascita sono segnalati nelle faggete al di sotto dei 1.300 metri".

E, grazie alle autostrade telematiche, per il frequentatore dell'agorà virtuale del Parco Nazionale dell'Appennino, oggi è possibile. Quindi, tutti a ballare nelle fungaie.
Data di pubblicazione: