"La situazione di mercato risulta in buon equilibrio tra domanda ed offerta. Le produzioni novelle del sud Italia sono caratterizzate da un buon livello qualitativo ma con rese per ettaro anche di molto inferiori alla media. Solo raramente si sono superate rese di 250 quintali per ettaro - commenta Chiesa - Il mercato ha assorbito da subito il prodotto con quotazioni alla produzione che sono risultate stabili e remunerative per quanto riguarda il valore in chili; purtroppo le basse rese non garantiscono produzioni lorde vendibili remunerative".
"Al momento tutto lascia pensare a quotazioni stabili. Anche la produzione campana per prodotto ben maturo e di qualità sta mantenendo prezzi superiori alla media del periodo e dell'areale. Praticamente terminata la produzione in Sicilia, oggi l'offerta si concentra tra Puglia e Campania".
"Se questo sarà l'andamento delle prossime settimane possiamo ritenere che le produzioni del nord Italia (Veneto ed Emilia-Romagna in primis) potranno spuntare prezzi soddisfacenti - continua Chiesa - Grande responsabilità sulle sorti delle campagna pataticola è come sempre nelle mani degli operatori commerciali, siano essi privati o cooperative. Saper fotografare il mercato avendo sempre chiara l'importanza della produzione italiana, saranno due elementi fondamentali, apparentemente banali, ma spesso disattesi".Come spiega Chiesa, l'andamento stagionale ha finora favorito una buona allegagione ed un buon livello qualitativo. Le coltivazioni del nord Italia si presentano sane e con buon rigoglio vegetativo. "Saranno fondamentali le prossime due settimane per garantire che l'ottima qualità di oggi si possa trasformare in buone rese alla raccolta. Ci aspetta una settimana di grande caldo con elevata evapotraspirazione, pertanto la pratica irrigua sarà fondamentale".
Alla domanda su un'eventuale competizione da parte di analogo prodotto estero, Chiesa asserisce: "L'Italia è storicamente e strutturalmente deficitaria per quanto riguarda le patate. Importiamo ogni anno tra i 5 ed i 7 milioni di quintali di patate ed ovviamente questi volumi generano concorrenza. La produzione italiana è un'altra cosa: si caratterizza per prodotto di grande qualità con caratteristiche organolettiche d'eccellenza. I prezzi troppo bassi aprono però la porta alla contraffazione. Dovremo essere tutti molto responsabili".
Per quanto riguarda la specifica attività della Romagnoli F.lli, Chiesa precisa: "La nostra è un'azienda che da sempre si è rivolta al mercato della GDO e DO nazionale. Crediamo fortemente nel prodotto nazionale e nel valore che questo ha per l'intera filiera. A conferma di questa convinzione stiamo completando un importante investimento in una nuova centrale ortofrutticola a Molinella, in provincia di Bologna - dichiara Chiesa - Questa si sommerà alle altre 4 attive su altrettante regioni sul territorio nazionale per rispondere alle esigenze di localismo e territorialità oramai imprescindibile. Complessivamente, il gruppo Romagnoli commercializza oltre 90.000 tonnellate di patate e cipolle".
"Rivolgendoci al mercato della GDO e DO dobbiamo essere in condizione di offrire ogni tipologia di confezione, soprattutto segmentando in funzione delle esigenze del consumatore, sempre in evoluzione - conclude Chiesa - Rivolgiamo grande importanza all'innovazione di prodotto e di processo, con particolare attenzione alla soddisfazione del consumatore, testando le migliori varietà di patate, misurandone l'adattabilità sui diversi areali e le più innovative soluzioni di packaging".
Contatti:
Roberto Chiesa
Romagnoli F.lli SpAVia Quarto di Sopra 1/7
40127 Bologna
Tel.: (+39) 051 6069616
Fax: (+39) 051 6069608
Email: roberto.chiesa@evita.eu
Web: www.romagnolipatate.it