Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Dal riscaldamento globale, calo dei raccolti: sino al 7% con un grado in piu’

L'aumento di un grado della temperatura può causare una riduzione dei raccolti dal 3% al 7%, secondo i dati del Central research institute for dry land agriculture (CRIDA). Per Confagricoltura, questa è l’ulteriore conferma del ruolo fondamentale del settore come produttore di cibo e di ambiente.

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha messo in conto oltre 250 milioni di rifugiati ambientali entro il 2050 e l’Onu ha ricordato che dei 262 milioni di individui colpiti dai disastri ambientali circa il 98% viveva in paesi in via di sviluppo. "Ma i rischi non sono da sottovalutare, come dimostrano le recenti alluvioni, nemmeno in paesi come l’Italia, che sono anche largamente importatori di materie prime - ricorda Confagricoltura - L’agricoltura è uno dei pochi settori che presenta un bilancio positivo tra cessione e produzione di ossigeno ed ha un ruolo fondamentale contro il riscaldamento climatico e come produttore di alimenti e ambiente".

Va da sé che è giunto il momento di riconoscere 'in solido' questo importante compito anche nella politica agricola comune (PAC) – afferma Confagricoltura - Occorre favorire l’espansione delle colture e della forestazione, armi fondamentali per combattere il riscaldamento globale, l’estremizzazione degli elementi climatici e la domanda alimentare mondiale che continua a crescere.

Confagricoltura ricorda, infine, come le politiche europee e nazionali dovrebbero favorire l’insediamento e la permanenza degli agricoltori nelle aree montane e marginali. "Il ruolo dei produttori come manutentori del territorio è fondamentale, ma devono essere posti nelle condizioni di farlo".
Data di pubblicazione: