Ora, di fronte ad un aumento delle superfici coltivate in entrambi i paesi e all'adozione di tecniche intensive di coltivazione, si stima che nel giro di circa 6 anni il volume prodotto potrebbe raggiungere ben 800.000 tonnellate!

Il banco dei relatori: Wouter van Teeffelen, Dick Lagerweij, Gerard Rutte, Philip Smits e Jan Timmermans.
Nel momento in cui i frutticoltori non hanno optato per la coltivazione di varietà "club" di mele e pere preferendo rimanere "liberi" e quando i rendimenti di cultivar tradizionali di mela come Elstar e Jonagold non sono stati più sufficienti, la scelta di convertirsi alla produzione di pere Conference è risultata l'alternativa più naturale.
Un tempo, anche i frutti di calibro minore (45-55) avevano un loro mercato; oggi sarebbe impensabile e i frutticoltori sono perfettamente convinti che quei tempi siano passati e che la competitività futura si giocherà su fattori qualitativi. Sicurezza alimentare, nuovi metodi di potatura e allevamento, tecnologie avanzate per lo stoccaggio e una migliore presentazione delle pere nel punto vendita: questi i fattori determinanti per realizzare valore.

Differenza in resa produttiva da tecniche di diradamento radicali o moderate.
Per le dinamiche commerciali, l'associazione ha invitato come relatore lo specialista del settore retail Gerard Rutte, in modo da sviscerare i principali problemi attinenti la vendita. Con la premessa che una insufficiente formazione del prezzo a causa di una domanda troppo bassa costringerebbe a tagliare o sradicare i frutteti, l'uditorio si è di colpo fatto molto attento.

Gerard Rutte, specialista del settore retail, ha presentato una relazione dal titolo emblematico "Forse è colpa vostra?"
Gerard è dell'avviso che i produttori non debbano mettersi a piangere sui prezzi bassi e addossare la responsabilità di eventuali perdite ad altri, come per esempio ai supermercati o al governo. "Le grandi catene di supermercati non possiedono il potere, ma solo la forza", ha sottolineato Gerard. Le circa 20 principali catene olandesi, per esempio, hanno investito anni e anni nel rendere il consumatore dipendente dalla formulazione di servizio: qualità e assortimento al giusto prezzo. Per quanto riguarda il prodotto in sé, il consumatore di solito ne sa poco o nulla: ecco allora che servirebbe rafforzare la comunicazione in questa direzione, ad esempio puntando sulle modalità d'uso dei prodotti o sul loro apporto nutrizionale. (Noi lo diciamo già da tempo: Il reparto di frutta e verdura che vorrei al supermercato...)
Per conquistarsi spazio sullo scaffale, il fornitore del canale retail, secondo Gerard, deve farsi sempre più capace di fornire servizi, non soltanto prodotti: solo se sarà in grado di offrire una merce sufficientemente differenziata potrà contrattare sul prezzo. La conclusione del relatore è la seguente: le persone sono alla ricerca di concetti unici, di una produzione orientata alla domanda, con eccellente qualità e tratti distintivi; in tal senso, le pere Conference si distinguono ancora troppo poco.