Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Nessuna controindicazione anche per la frutta dell'altro emisfero

Asparagi, melanzane e peperoni tutto l'anno? Nessun problema!

In inverno, sui banchi dell’ortolano, oltre ai pomodori si trovano ormai anche zucchine, asparagi, melanzane o peperoni. "È un bene - dice il nutrizionista Andrea Ghiselli - Quello che davvero conta nell’alimentazione è alternare. L’ampia scelta di vegetali nei mesi freddi, un tempo non disponibili, rappresenta un indubbio vantaggio nutrizionale rispetto a quando, a dicembre, si mangiavano solo rape, patate e cavoli. Approfittiamo dei prodotti di serra o surgelati per variare l’alimentazione e portare in tavola tutti i colori della frutta e della verdura, di stagione e non".

A casa bene separare mele e pere
Alcuni frutti, come mele, pere, banane, fichi, kiwi, pesche, prugne e pomodori continuano a maturare anche a casa. Il motivo? Sono frutti detti climaterici: sprigionano naturalmente un gas, chiamato etilene, inodore e innocuo, che promuove la maturazione del frutto anche dopo il raccolto.

I frutti non climaterici, al contrario, una volta staccati dall’albero interrompono la loro crescita: è il caso di more, mirtilli, fragole, ciliegie, uva, agrumi o ananas, ma anche melanzane e zucche. Se si desidera conservare la frutta più a lungo, sarà dunque bene tenere separati i frutti climaterici. Le mele, messe insieme alle pere o alle banane, si rovinano prima.

Sì o no alla frutta dell'altro emisfero?
Non solo serre. Frutta e verdura fuori stagione provengono da Paesi nell’altro emisfero, dove invece sono di stagione. C’è da fidarsi? "L’Italia importa frutta di qualità: è il caso dei prodotti provenienti dal Cile, come pesche, albicocche, ciliegie, mirtilli giganti, dell’uva che arriva dall’Argentina o dell’ananas coltivato in centro America - dice Stefano Predieri, agronomo e responsabile del laboratorio di analisi sensoriale dell’Istituto di biometeorologia del Cnr di Bologna - Meglio un kiwi che arriva dalla Nuova Zelanda, quando là è primavera, che un kiwi raccolto forzatamente in Italia, con settimane d’anticipo. Se non maturano abbastanza, i frutti non sviluppano i precursori di vitamine e nutrienti e perdono proprietà preziose".

Ed è un bene non farsi mancare i frutti di bosco: i mirtilli, per esempio, ricchi di antociani, sono potenti antitumorali!
Data di pubblicazione: