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Cile: i coltivatori di uva senza semi potrebbero convertire il 15% della produzione ad uva passa

Secondo il sito web cileno Economias y Negocios, gli esportatori cileni di uva da tavola senza semi potrebbero convertire tra il 10% e il 15% del prossimo raccolto alla produzione di uva passa.

La mossa taglierebbe i costi di manodopera e compenserebbe la riduzione del reddito che si avrà in questa stagione a causa della debolezza del dollaro e del minore valore della frutta fresca nei mercati internazionali.

La situazione riguarda tutte le varietà di uva seedless, in particolare la Thompson, che rappresenta circa il 25% della superficie dedicata alla coltivazione dell'uva in Cile.

"Il cambiamento potrebbe interessare tra il 10% e il 15% di tutte le uve senza semi" ha affermato Arturo Costabal, amministratore delegato di Southern Fruit, un esportatore cileno.

Per Juan Eduardo Laso, vice-presidente del Comitato cileno per l'uva passa, la mossa è un segno non solo della crescita del consumo di uva sultanina, ma anche della necessità per i produttori di avere migliore controllo, pianificazione e lungimiranza nel proprio business.

Essendo frutta essiccata, l'uva passa è più facile da conservare e da mantenere rispetto alla frutta fresca. Ancora più importante, sia la produzione che i prezzi sono più stabili rispetto a quelli dell'uva da tavola, per la quale l'accordo tra fornitore e importatore avviene alla consegna. Laso ha aggiunto che i costi associati all'uva da tavola sono quasi il doppio di quelli dell'uva passa.

"Il coltivatore sa in anticipo quanto può fruttare la propria produzione di uva passa, non deve aspettare il ritorno dell'esportazione" ha detto Laso, sottolineando che uva da tavola e uva passa non sono in competizione, ma possono completarsi a vicenda.

Costabal di Southern Fruit afferma che la percentuale convertita in uva passa dipenderà dalle capacità finanziarie di ciascun produttore.

Durante la scorsa stagione, l'uva passa ha raggiunto un valore record di 2.300 dollari USA per tonnellata, che rimarrà inalterato per la prossima stagione. Ma la conversione potrebbe causare in un eccesso di offerta. "Senza dubbio, se un sacco di produttori decidono di prendere questa strada, ciò potrebbe causare l'abbassamento del valore dell'uva passa" ha osservato Costabal.