"Per i kiwi "made in Cuneo" un 2010 di ottima qualita', ma con rese in netto calo"
I commenti di Confagricoltura Cuneo sono affidati al presidente della sezione Ortofrutticola, Carlo Barbero: "I frutteti della Granda hanno sofferto più di altri le grandi gelate dell’inverno scorso e questo ha provocato un taglio netto alla produzione; se le zone pedemontane di Envie, Revello e Barge hanno registrato cali contenuti, non altrettanto è stato nell’area compresa tra Saluzzo, Lagnasco e Savigliano, dove gli effetti del gran freddo si sono fatti sentire in maniera considerevole".
Lascia dunque l’amaro in bocca l’andamento di questo 2010 per i kiwi "made in Cuneo". Già in primavera il cancro provocato dal batterio Pseudomonas syringae pv. Actinidiae (PSA) aveva suscitato anche nella Granda diffusi timori, senza fortunatamente provocare, a ragion del vero, significativi danni alle colture, ma lasciando molta apprensione tra i produttori per il diffondersi della batteriosi. Gli abbassamenti di temperatura di fine ottobre, con conseguente accelerazione del processo di trasformazione dell’amido in zucchero, avevano poi portato il contenuto zuccherino a superare la soglia minima stabilita per la raccolta.
Ma non è bastato. Le gelate 2009 avevano comunque già compromesso a sufficienza il raccolto. Ne è risultato, dunque, un prodotto eccelso, ma scarso in quantità. Come conferma anche il produttore Michele Ponso, della omonima cooperativa con sede a Lagnasco: "Quest’anno abbiamo iniziato la raccolta leggermente in ritardo e purtroppo il calo delle rese ad ettaro è stato più basso ancora delle nostre aspettative, che già erano ridimensionate per via delle gelate del periodo prenatalizio del 2009; anche nel 2010, inoltre, le piante non hanno goduto di un clima molto favorevole in primavera e il risultato è stato segnato da un drastico calo della produzione, che nella mia zona ha toccato anche il 35%".
Il prodotto tuttavia resta molto ambito all’estero: "Esportiamo il 95% dei kiwi raccolti – continua Ponso – soprattutto in Germania e nei Paesi scandinavi, ma con crescenti interessi anche in Sud America, Arabia Saudita e Nord Africa". L’Italia si conferma, infatti, primo produttore mondiale di kiwi. L’actinidia "made in Cuneo" è esportata per oltre l’80% ed è apprezzata per l’elevato contenuto in vitamina C e il potere antiossidante.