La famiglia media italiana non sembra rinunciare a frutta e verdura
Nel terzo trimestre 2010, secondo un comunicato steso da Conad, i consumi alimentari domestici non mostrano segnali di ripresa. L’indice destagionalizzato Ismea delle quantità acquistate segna un -0,4% sull’analogo periodo dell’anno scorso (dopo il -0,8% registrato nel secondo trimestre e il +0,7% dei primi tre mesi dell’anno). Le dinamiche sono però differenti da settore a settore: frutta e verdura, ad esempio, hanno subito una battuta d’arresto, -0,4 e -0,1% rispettivamente.
In Conad le cose vanno meglio, con un fatturato che si attesta a 830 milioni di euro, in crescita del 6,4%. Con 400.000 ton vendute – per l’85% di origine italiana – l’ortofrutta rappresenta il 33% complessivo delle vendite, il 22% nella frutta e il 40% nella verdura (percentuale che sale al 62% nella IV gamma). In rapido aumento anche l’ampiezza dell’assortimento, dando spazio anche all’innovazione di servizio e di prodotto.
I prodotti della IV gamma registrano tassi di crescita importanti, che hanno trainato le vendite di verdura negli ultimi anni, soprattutto nelle aree del nord Italia dove rappresentano ormai il 64% delle vendite.