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Di Rossella Gigli

Clamorosa gaffe del FAI ai danni dei kiwi a marchio Zespri

Nelle battute iniziali di questa intervista - vedi filmato più sotto - di Antonio Cianciullo (La Repubblica) al presidente onorario del FAI-Fondo Ambiente Italiano, Giulia Maria Mozzoni Crespi, sui problemi dell'agricoltura e sul convegno "SOS Agricoltura" (in programma giovedì 18 novembre 2010 all'Università di Bologna), vi è un gratuito attacco ai kiwi Zespri, indicati come prodotti che minaccerebbero la frutticoltura italiana.

Qualcuno dovrebbe spiegare al presidente onorario del FAI che, con molta probabilità, l'unico elemento neozelandese sul frutto di kiwi che tiene in mano è l'etichetta, mentre il prodotto in sé proviene da qualche frutteto in Europa, se non proprio in Italia, considerando che Zespri lavora con fornitori di prodotto in tutto il mondo, proprio per allungare il suo calendario di offerta.

La stessa produzione commercializzabile di kiwi italiano è destinata all'esportazione per il 70% del suo volume. Tra i mercati internazionali raggiunti dal kiwi italiano, oltre alle circonvicine nazioni dell'UE-27 ci sono anche Stati Uniti, Canada, Taiwan, Hong Kong, Cina, India, Singapore, Brasile, Argentina, Sudafrica, Australia e la stessa Nuova Zelanda!

Immaginiamo per un momento che l'argomentazione del "compriamo solo prodotto locale" vinca in tutto il mondo: a chi esporteremmo poi le nostre produzioni agricole? Siamo proprio sicuri che le tesi protezionistiche favoriscano la nostra agricoltura e che la rendano più competitiva?

Purtroppo siamo costretti ancora una volta a rilevare che, appena l'ortofrutta varca il perimetro dorato della sua stampa specialistica, essa viene travolta da colossali luoghi comuni, disinformazione e pressappochismo. Chiamiamo l'intero settore ad una profonda riflessione sulle evidenti carenze comunicative dell'industria ortofrutticola nei confronti del largo pubblico, il quale ancora oggi nulla conosce di un comparto produttivo di non secondaria importanza nel mondo e nel nostro Paese.

Cliccare sul tasto Play per guardare il video dell'intervista di Repubblica
Data di pubblicazione: