Le carote sono importanti per la prevenzione del tumore al seno
La medicina in questi ultimi anni ha fatto tanto per questo tipo di carcinoma, ma molto possono fare le donne stesse nella prevenzione.
Un consiglio importante viene da questa ricerca, secondo la quale consumare le carote, cotte o crude tre volte la settimana diminuirebbe del 17% l’incidenza di incorrere nel tumore al seno. Vediamo perché.
La carota è una verdura ricca di carotenoidi, pigmenti che fanno parte della famiglia dei beta-carotene. La loro importanza è data dall’apporto di vitamina B e di flavonoidi, sostanze antiossidanti importanti per il sistema cardiovascolare. I carotenoidi sono molto indicati soprattutto nel periodo della menopausa, proprio perché validi alleati contro il tumore alla mammella.
La carota può essere consumata sia cruda sia cotta, ha una compostezza cellulare esterna molto rigida, non per questo viene intaccata la sua digeribilità, soprattutto cotta a basse temperature, vengono esaltati anche i suoi componenti nutritivi. Generalmente sono bollite ma vengono anche utilizzate nei soffritti per sughi e pietanze, senza che il valore nutrizionale sia alterato.
Il loro gusto è molto gradevole al palato, perché sono dei vegetali che contengono dei carboidrati con un elevato indice glicemico, ma non è un dato realmente allarmante, in verità gli zuccheri presenti sono 7,6 gr. per 100 gr. di prodotto. Le carote sono nutrienti e con poche calorie, donano un gran senso di sazietà, e per questo sono indicate anche come ottimi spuntini mattutini o pomeridiani, indicato proprio per questo, come un alimento nutriente da consumare in molte diete.
E’ prettamente indicata quando si deve adoperare un regime alimentare specifico, soprattutto con l’avvicinarsi della menopausa, periodo particolare nella vita di una donna, in cui la loro presenza costante e nelle giuste quantità, può essere un buon alimento per la salvaguardia della saluta femminile.
In aggiunta a quanto detto come piccole curiosità, dobbiamo sapere che le carote nel corso dei secoli hanno subito delle modifiche, e che i nostri avi, non le mangiavano con le caratteristiche fisiche con cui le conosciamo noi. Una volta queste verdure erano rosse, gialle, o viola, solo ad innesti successivi è apparsa la varietà con questo tipico colore arancione che conosciamo.
Siamo abituati tutti a comprarle nei negozi specializzati, le troviamo nei supermercati sia intere o tagliuzzate à la julienne, già pronte per l’uso nelle insalate.
Le troviamo fresche, e sono quelle sfuse con le foglie verdi ancora attaccate, la nostra accortezza quando acquistiamo queste ultime, deve essere di privarle delle foglie, perché in frigorifero farebbero aumentare il tempo di deterioramento della verdura stessa, e sempre riposte in frigo a basse temperature, perché a temperature ambiente la loro parte esterna perderebbe in breve tempo la sua croccantezza, rischiando di diventare amare.
Oppure le troviamo già confezionate in appositi confezioni di plastica, ed è il modo migliore per conservarle più a lungo senza precoci peggioramenti delle carote in tempi brevi. Una categoria insolita è quella delle baby carote, l’unica loro diversità è data dalla dimensione più piccola rispetto alla classica carota che conosciamo.
Le verdure e le malattie, notiamo che camminano sempre di pari passo, sono affiancate insieme nel destino della nostra salute. Purtroppo il tumore al seno alberga ancora tra quelle malattie che affliggono il mondo femminile, mietendo vittime in tutto il mondo.
La ricerca e la medicina hanno trovato tante soluzioni che negli ultimi anni hanno salvato la vita di tante donne, ma non dimentichiamo mai l’importanza di volerci bene mangiando bene.