Il ruolo di frutta e verdura nella piramide alimentare
Utile è l’azione dei flavonidi contenuti in questi cibi nonché degli antiossidanti, utilissimi a contrastare i radicali liberi, a proposito dei quali, almeno un cenno è doveroso spendere sull’azione del Licopene, un pigmento rosso che, seppur imparentato strettamente con i carotenoidi, non è un precursore della Vitamina A.
Il licopene, nutriente possiede spiccate proprietà antiossidanti in grado di contrastare efficacemente l’azione dei radicali liberi con effetto protettivo nei confronti di alcune forme di tumore, in particolare della prostata, nonché del rischio cardio–vascolare.Si trova nella frutta e verdura di colore rosso: anguria, carota, pompelmo rosa, pomodoro. E’ insolubile in acqua e intimamente connesso alle fibre vegetali.
Le fibre vegetali sono contenute in frutta, verdura, cereali, legumi. Esse non sono costituite da una sostanza sola ma da una miscela complessa di polisaccaridi diversi, quali cellulosa, pectine, mucillagini ed altre sostanze come la lignina, che non apportano calorie ma passano per lo stomaco e l’intestino senza essere digerite. A rigor di logica, non sono dunque un nutriente, ma per i loro effetti di tipo funzionale e metabolico, costituiscono un’importante componente della dieta e svolgono funzioni essenziali per la salute.
Le fibre si distinguono in due tipologie fondamentali, idrosolubili e non idrosolubili: entrambe offrono vantaggi differenti. Le prime, le fibre idrosolubili, contenute soprattutto nei legumi, nella crusca di avena ed in alcuni frutti, rendono più viscoso il contenuto gastro–intestinale, non forniscono calorie, aumentano il senso di sazietà, catturano in parte zuccheri, grasso e colesterolo rallentandone i processi di assorbimento ed inoltre vengono fermentate da batteri esistenti nell’intestino crasso.
Le seconde, quelle non idrosolubili, come la cellulosa, sono contenute nei cereali integrali, nella crusca di grano ed in alcuni ortaggi. Non forniscono calorie, transitano per l’intestino senza essere digerite, favorendo quindi la peristalsi, neutralizzano parte del colesterolo, dei sali prodotti dalla bile e di sostanze tossiche diverse, ed infine solo in parte sono fermentate dall’intestino crasso. Sono proprio queste ultime quindi che ritardano lo svuotamento gastrico, riducono il tempo di transito intestinale e favoriscono l’evacuazione.
E' proprio grazie alla riduzione del tempo di transito intestinale, e quindi alla riduzione del tempo di contatto fra la mucosa intestinale ed eventuali sostanze cancerogene, che si pone in essere l’azione di protezione dai tumori al colon retto.