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Unapa presenta il seme certificato della patata laziale

È stato presentato a Roma, presso la sede dell’Unapa, l’Unione nazionale dei produttori di patate, il progetto pilota che ha permesso di individuare un seme certificato di patata del Lazio, che nel 2008 ha già consentito di produrre circa 500 quintali di tuberi e che nel 2009 promette una produzione di circa 6.000 quintali di patata laziale. Il progetto è stato realizzato dall’Unapa stessa con il contributo economico (circa 100.000 euro) della Regione, grazie ad un emendamento al bilancio del consigliere Alessio D’Amato (Pd).

Alla conferenza stampa hanno partecipato Sante Cervellati, presidente Unapa, Daniela Valentini, assessore Agricoltura regione Lazio, Alessio D’Amato, consigliere regionale del Pd, Augusto Di Silvio, presidente Ccorav, Fausto Bosca, direttore Unapa.



"Quando ho presentato la proposta avevamo due obiettivi – ha affermato il consigliere Alessio D’Amato, durante la conferenza stampa -. Il primo era arrivare ad un seme scientificamente certificato della patata del Lazio, il secondo era abbattere i costi per i produttori garantendo così ai consumatori finali un prodotto genuino, salubre e a prezzi contenuti. Debbo dire che, grazie al lavoro dell’Unapa e degli agricoltori laziali, abbiamo centrato entrambi gli obiettivi".

Il problema maggiore per i coltivatori italiani di patate è infatti quello di contenere la spesa per l’approvvigionamento dei semi, oggi completamente importati dall’estero, che incidono sui costi di produzione complessivi per ben il 25, 30%.

"Un campo di patate costa oggi in Italia circa 6.000 euro ad ettaro – ha spiegato Fausto Bosca, direttore Unapa - che significa ben il 25, 30% in più di quanto paga un agricoltore greco o spagnolo per coltivare le sue patate".



"Nel Lazio la produzione della patata è di notevole qualità – ha detto Daniela Valentini, assessore regionale all’Agricoltura -, e soprattutto nell’alto viterbese registra punte di eccellenza. Nel nuovo Psr ci sono 8 milioni di euro per la filiera della patata, e i relativi bandi sono stati già approvati".

"Oggi gli agricoltori del Lazio acquistano il seme della patata quasi totalmente in Olanda – ha spiegato Augusto Di Silvio, presidente CCORAV, il consorzio dei produttori laziali di Unapa -. È nostra intenzione valorizzare il nostro prodotto e, per quanto riguarda l’iniziativa del seme appena testato, cercheremo di far proseguire il progetto poiché ci consente di abbattere i costi produttivi di circa il 30%, con tangibili benefici sulle nostre aziende che sono di dimensioni medio-piccole".

"In Italia ci sono 10 bacini di produzione delle patate, incluso il Lazio, che la nostra organizzazione sostiene da quando è stata creata, ossia circa 22 anni fa – ha affermato Sante Cervellati, presidente Unapa - Ringraziamo la Regione per l’apporto datoci nell’avvio di questo progetto nel Lazio che già è stato valutato positivamente da altre regioni come il Veneto, la Calabria ed il Friuli Venezia-Giulia, che in futuro intendono replicare sui loro territori questa iniziativa". 
Data di pubblicazione: