
I maggiori colpevoli di quanto sta accadendo sono la coltivazione intensiva, l’inquinamento, la competizione di specie invasive, la distruzione degli habitat naturali e un mercato troppo competitivo e disorganizzato. Il rischio per la salute di milioni di persone è altissimo, sostiene Sara Oldfield, perché, da millenni, queste piante sono usate per confezionare rimedi tradizionali, per curare malattie e ferite, ma sono anche la base di molti farmaci per combattere patologie gravi come il cancro, la malaria ed altre.