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Una cattiva alimentazione favorisce l'insorgenza di influenza e raffreddore

Un'indagine condotta su 100 esperti tra medici generici, nutrizionisti e dietologi ha dato i seguenti risultati: al di là dell’esposizione al virus influenzale, tra i principali fattori di rischio nella contrazione delle malattie da raffreddamento c'è, al primo posto, un’alimentazione scorretta (37%), ovvero povera di vitamine e di tutti quegli elementi la cui mancanza indebolisce le difese immunitarie.

Per quanto riguarda soprattutto il raffreddore, il rischio aumenta sottoponendosi a continui sbalzi di temperatura (23%), oltre che indossando un abbigliamento inadeguato. Come il cibo, anche gli stili di vita irregolari rappresentano un fattore di rischio (19%), cui si aggiungono elementi difficilmente controllabili, come ad esempio la frequentazione di luoghi particolarmente affollati (11%).

A riprova del ruolo che anche in tema di raffreddore e influenza viene svolto dall’alimentazione, alla domanda "In base alla Sua esperienza, quanto una corretta alimentazione può contribuire a mantenere un buono stato di salute durante questa stagione?", ben sei esperti su dieci hanno risposto che contribuisce in modo estremamente rilevante - il 21% dice che è fondamentale, mentre il 40% ha detto che contribuisce molto. Solo il 12% è convinto che in realtà abbia una scarsa importanza.

Dunque seguire una dieta priva di importanti sostanze nutritive e del necessario apporto vitaminico debilita l’organismo e predispone al rischio di contrarre il virus influenzale. Via libera, allora a frutta e verdura, spremute e frullati per aumentare le difese immunitarie.