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Sardegna: prime stime sui danni agricoli provocati dal nubifragio in provincia di Cagliari

La Regione Sardegna ha proclamato lo stato di calamità naturale e stanziato 6,5 milioni di euro a seguito del devastante nubifragio che ha messo in ginocchio il Cagliaritano e in particolare Capoterra, provocando morti, dispersi e decine di famiglie sfollate.

Il presidente della Regione Renato Soru ha illustrato la delibera con la quale vengono stanziati immediatamente sei milioni e mezzo di euro per la proclamazione dello stato di calamità. Oltre ai fondi messi a disposizione della regione c’è un contributo del Governo pari a 20 milioni di euro.

Il responsabile della Protezione civile, Guido Bertolaso, che ha fatto un lungo sopralluogo in elicottero, ha spiegato che il nubifragio ha investito un'area di 40 km quadrati riversandovi una massa enorme di acqua. L'acqua risulta ancora non potabile in molte zone di Capoterra.

Anche il Comune di Assemini ha chiesto la proclamazione dello stato di calamità per il territorio comunale. Il nubifragio ha spazzato via quasi la totalità delle coltivazioni agricole e danneggiato la zona industriale. A distanza di più di 24 ore dal nubifragio molti tratti di campagna tra Assemini e Sestu, un altro dei comuni colpiti, erano ancora sommerse da acqua e fango. I coltivatori di pomodori sul rio San Girolamo hanno perso tutto.

Una prima stima di Coldiretti fa ritenere che i danni provocati dalla tempesta possano aggirarsi intorno ai 15 milioni di euro. "Dalle prime verifiche - sottolinea la Coldiretti - le zone maggiormente danneggiate risultano essere quelle di Capoterra, Assemini, Sestu e Sarroch ma danni ingenti sono segnalati anche Villa San Pietro, Pula a Dolianova, Serdiana, Soleminis, Donori, Monserrato, Selargius e Settimo San Pietro".