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La nuova frontiera delle imprese emiliane e' il Nord Africa

Dall’Algeria al Sahara occidentale sono ben 57 le imprese emiliano-romagnole che operano nel Nord Africa, con stabilimenti e uffici, per un fatturato di 116 milioni di euro e un export in continua crescita.

Secondo una ricerca di Nomisma, entro il 2015 il Mediterraneo tornerà ad essere il cuore logistico dell’import-export europeo e un polo di attrazione di merci e tecnologia. L’Italia deve fare i conti con la concorrenza agguerrita di Spagna e Francia in primo luogo, ma può far fruttare al meglio il proprio "petrolio" che è rappresentato dalle produzioni di qualità espresse dal territorio.

L’Emilia-Romagna non ha perso tempo nel presidiare la sponda nord-africana grazie a molte delle sue imprese di eccellenza al punto che l’interscambio commerciale nel 2007 è cresciuto di oltre il 65% e, nel primo semestre di quest’anno, ha toccato cifre record (poco meno di 670 milioni di euro). Il valore dell’export regionale sul totale nazionale in Nord Africa è ora pari al 10,7% e rappresenta il 2,3% dell’export emiliano-romagnolo verso il resto del mondo.

Filiera ortofrutticola
La Mediterranean Fuit Company (MFC) è una società di servizi, con sede a Cesena che, tra gli scopi sociali, ha quello di favorire l’internazionalizzazione delle imprese associate, la fornitura di servizi commerciali, la realizzazione di formazione professionale e la partecipazione a fiere specializzate.

Alla MFC aderiscono 26 aziende, di cui 20 emiliano-romagnole che operano nei vari anelli della filiera dell’agro-alimentare. Aderiscono imprese di primo piano nella produzione ortofrutticola nazionale internazionale (tra queste Apofruit Italia di Cesena, Intesa di Faenza e Mazzoni di Tresigallo), nella fornitura di servizi (Sorma, Frigoriferi industriali, Ocmis irrigazione, Montini carrelli elevatori, Ghelfi, Teco e altre) e di servizi (Cesena Fiere, la Bper, Sativa).

"Abbiamo uffici in Egitto, Turchia, Tunisia e Marocco - spiega Federico Milanese, coordinatore del gruppo - dove mettiamo in contatto le realtà locali con le nostre aziende, ci confrontiamo con i produttori, organizziamo e partecipiamo alle fiere, facciamo formazione e garantiamo servizi. Noi lavoriamo come una squadra per garantire una maggiore qualità e per non fuggire alle grandi e impegnative sfide del mercato mediterraneo".

"Il prodotto italiano è apprezzato ovunque, in particolare nel settore dell’ortofrutta e della tecnologia di qualità. Noi ci presentiamo come filiera e favoriamo lo sviluppo dell’export anche con impianti e macchine prodotte in Italia".

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