Bruxelles interviene sulla questione del pomodoro cinese
Questo il senso del commento, destinato a tranquillizzare i consumatori, che Michael Mann, il portavoce della Commissione Europea responsabile dell’agricoltura, riserva al caso dei pomodori cinesi: 150 milioni di chili che, entro la fine dell’anno, rischiano di arrivare sulle tavole degli italiani.
"Nessuno può negare che ci sono dei problemi di sicurezza alimentare con la Cina. Nel 2006, sono stati 263 i casi notificati nel quadro del sistema di allerta rapida. E’ il più alto di tutti gli altri paesi e ha dato luogo a intense trattative tra il commissario alla sanità, Markos Kyprianou e le autorità di Pechino".
Secondo il portavoce tuttavia, "i consumatori sono ben protetti di fronte alle potenziali minacce che vengono dalla sicurezza alimentare dei prodotti importati". "L’UE dispone di un sistema molto rigoroso di controlli alle importazioni, e, in caso di problemi, scatta il sistema di allerta rapido per evitare che il prodotto arrivi ai consumatori o per ritirarlo dai mercati".
Secondo lo stesso portavoce: "l’approccio delle autorità cinesi è positivo… anche se molto resta ancora da fare". In particolare Mann cita la creazione di un gruppo interministeriale con l’incarico di affrontare la sicurezza alimentare delle esportazioni in Europa e il fatto che ben presto le autorità di Pechino avranno accesso diretto ai dati del sistema di allerta rapido in maniera da prevenire i problemi all’origine.
Fonte: consumatori-oggi.it