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Valle d′Aosta: programma di recupero per la pera autoctona Martin Sec

Piccola, buccia ruvida color ruggine e polpa granulosa, la pera Martin Sec è apprezzata e ricercata nella cucina tradizionale per le ottime caratteristiche organolettiche. Con l'obiettivo di diffondere su scala regionale la sua coltura, visto l'interesse dei frutticoltori valdostani, l'Institut agricole ha avviato una sperimentazione attraverso sia la ricerca e la selezione dei cloni dislocati sul territorio regionale, sia attraverso la tecnica del portinnesto.

Negli ultimi anni il programma di recupero è stato incentrato sui portinnesti di cotogno, alla cui varietà di pero appartiene l'apparato radicale. "Nonostante le buone caratteristiche dei portinnesti utilizzati - puntualizzano all'Institut agricole - le piante, pur sviluppandosi correttamente, con l'entrata in produzione, subiscono un progressivo deperimento e nei casi peggiori muoiono".

Per superare i problemi legati all'affinità, l'Institut orienterà ora la ricerca verso l'utilizzo di portinnesti franchi in arrivo dall'America e dalla Germania. "E' inoltre in fase di studio - fanno sapere dall'Institut - la possibilità di utilizzare la tecnica del sovrainnesto, facendo ricorso alla Madernassa, antica varietà di pera piemontese".

Fonte: RegioneVda