Rutigliano (BA): prima raccolta di uva Black Magic coltivata senza suolo
L'attività legata all'innovazione di processo in oggetto è partita nel 2009 cogliendo l'opportunità offerta da un bando del Mipaaf per la selezione di progetti di ricerca e sperimentazione nel settore dell’agricoltura, proposti da giovani imprenditori agricoli con la collaborazione di Istituzioni pubbliche di ricerca.
L'attività in corso è finanziata dal progetto dal titolo "Coltivazione idroponica dell’uva da tavola: potenzialità per il futuro della coltura", in questo progetto l'istituzione pubblica di ricerca è rappresentata dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell’Università degli Studi di Bari "Aldo Moro", in possesso del know how sulle colture fuori suolo.
Per l'imprenditore, la maggiore soddisfazione è di essere riuscito a coltivare la vite, con costi sostenibili, su una superficie che per la produzione dell’uva da tavola non era più utilizzabile; altro motivo di soddisfazione è quello di essere giunti a maturazione con l'uva da tavola precoce Black Magic, in anticipo rispetto ai vigneti coltivati tradizionalmente della zona.
Uva Black Magic coltivata in vaso. Foto scattata il 4 luglio 2011.
L'azienda in cui sono in corso le prove è ubicata a Rutigliano, fulcro della viticoltura meridionale in un'area caratterizzata da un microclima in cui vengono maggiormente esaltate le produzioni di epoca media e tardiva.
L'uva raccolta l'altro ieri ha un bell'aspetto, con colore e forma tipica della cultivar (vedi foto sopra) ed un tenore zuccherino di circa 15 gradi Brix. La produzione per pianta è stata in linea rispetto alle produzioni tipiche dei tendoni della zona ed ha superato le attese dell’imprenditore.
Per maggiori informazioni:
Dr Pietro Santamaria
Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali
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