Il giorno in cui i campi sorgeranno nei grattacieli
Il progetto si chiama Vertical Farm. Progetti simili sono stati realizzati da Gordon Graff a Toronto, in Canada, e dal parigino atelier SoA architectes. Le soluzioni architettoniche sono diverse, ma l'idea di fondo di coltivare piano su piano, in piena città, è sempre la stessa.
La produzione sarebbe, come in serra, slegata dalle stagioni e dalle bizze del clima. Inoltre occorrerebbe meno energia per trasportare i vegetali, che crescerebbero vicinissimi ai mercati.
La premessa del progetto Vertical Farm è che nel 2050 l'80% della popolazione mondiale risiederà nei grandi agglomerati urbani. Nel frattempo, si stima che altri 3 miliardi di persone popoleranno il pianeta, con conseguente necessità di destinare all'agricoltura 1 miliardo di ettari di nuova terra, pari a più del 20% dell'estensione del Brasile.
Se si considera che attualmente l'80% delle superfici coltivabili è già in uso, da qualche parte bisognerà trovare spazi nuovi alle coltivazioni. Così il progetto Vertical Farm si pone come l'ultima frontiera delle produzioni in-door: la verticalità in sostituzione dell'orizzontalità.
Tra i propositi del progetto, proprio quello di recuperare alla natura le superfici oggi depauperate da coltivazioni intensive e distruttive, creando "oasi" eco-sostenibili nelle città.
Fonti:
Siciliaonline
Vertical Farm