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Originaria della Cina, la fruttifera ha trovato in Italia condizioni ideali per l'ambientamento

Kiwi: un primato italiano che viene da lontano

L’Actinidia Chinensis, comunemente detto kiwi, è una pianta da frutto originaria della Cina.

Descrizione
La pianta è una liana rampicante a foglie caduche, di notevoli dimensioni fino a 10 metri di altezza. Il sostegno ai supporti, in natura costituiti da altri alberi o rupi, è ottenuto con avvolgimento del fusto terminale stesso a viticcio.

Le foglie giovanili sono cuoriformi appuntite, a maturità (quando inizia a fiorire) sono nettamente tondeggianti, spesso dorsalmente convesse.

I fiori sono bianco-panna, a 5-6 petali, con un diametro da 3 a 5 centimetri, pendenti su un picciolo peloso. Accanto al fiore principale sono spesso presenti fiori secondari, laterali.

I frutti sono lunghe bacche ovali allungate con buccia robusta coperta da peli; i peli e la buccia hanno consistenza suberosa (del sughero) quindi con forti contenuti tannici.

La polpa è soda, dolce ed acidula; su un asse centrale più o meno fibroso di placentazione detto "columella" sono radialmente distribuiti centinaia di piccoli semi scuri, non avvertiti quando si mangia il frutto; sottili filamenti connettono ogni seme con la columella realizzando una struttura che in sezione appare "a filamenti radiali", tale struttura giustifica il nome della famiglia (Actinidiaceae) che appunto richiama dal greco la forma attinomorfa, cioè "raggiata". I frutti hanno dimensione molto variabile, ma comunque da una larghezza di 2-3 a 5 centimetri, e lunghezza da 4 ad 8 centimetri.

Origini
L’Actinidia è originaria della Cina continentale ed orientale; tali regioni sono caratterizzate da inverni freddi ed estati calde, nuvolose, piovose ed umide. Le piante sono presenti allo stato selvatico e coltivato in una enorme varietà, andando da quelle a frutto piccolo e poco peloso a quelle a frutto grande; la polpa varia da colore giallo al colore rossiccio fino al verde. Il nome cinese della pianta è Mihoutao.

Agli inizi del 1900 alcuni cloni di piante cinesi furono importati in Nuova Zelanda dove furono praticate selezioni di alcune varietà. È anche dovuto alla Nuova Zelanda il nome, inteso in origine come "Kiwi fruit" cioè frutto del kiwi, intendendo con ciò caratterizzare (arbitrariamente) il frutto come tipico prodotto della Nuova Zelanda, dato che il kiwi è l’uccello con piume lanuginose, e non volatore, simbolo della Nuova Zelanda.

La cultivar Hayward
Il kiwi Hayward (nella foto a destra) presenta un frutto medio grande a buccia robusta e polpa verde. Questa varietà presenta, peraltro, una caratteristica di enorme importanza merceologica rispetto alle altre varietà: la condizione di conservare lo stato di frutto immaturo per lunghissimo tempo e di essere conservata in frigorifero per mesi senza subire danni.

L’innesco alla maturazione si ottiene facilmente, conservando al caldo i frutti con alcune mele. L’acidità, dovuta alla presenza di acido ascorbico (vitamina C), è fattore tipico del frutto di kiwi, e determina con altri acidi organici l’attività antiossidante ed auto conservante del frutto stesso.

Coltivazione
Nonostante la pianta sia adatta ad un clima completamente diverso da quello mediterraneo, attualmente l’Italia è il primo paese produttore al mondo di frutti di kiwi.

Tale primato incredibile è stato raggiunto riproducendo con mezzi tecnologici modesti, ma alla perfezione, il microclima necessario per le piante. Gli strumenti adoperati sono:

1) ombreggiamento con reti (l’ombreggiamento riproduce la ridotta insolazione del clima piovoso estivo cinese), anche per conservare l’umidità alle foglie;

2) nebulizzazione di acqua tra le foglie (si mantiene umidità tra le foglie);

3) irrigazione a goccia (le radici sono superficiali e non sopportano disidratazioni violente).

A favore gioca il fatto che in Italia di norma in inverno il freddo è sufficiente (la pianta abbisogna di una notevole quantità di freddo invernale, come d’altra parte quasi tutte le specie descritte dalla pomologia europea).

Proprietà del frutto
I frutti del kiwi contengono una grande quantità di vitamine, soprattutto la vitamina C, la cui quantità presente, 85 milligrammi per 100 grammi di parte edibile, è superiore a quella delle arance (50 milligrammi); come è noto la vitamina C è un ottimo antiossidante.

Italia leader mondiale
I leader mondiali della produzione sono Italia e Nuova Zelanda. Importanti centri di coltivazione dei kiwi in Italia sono Borgo d’Ale (VC), la Provincia di Latina (in particolare il comune di Cisterna di Latina) e la Provincia di Cuneo.

Ananas kiwi
Recentemente è stata introdotta una varietà di kiwi con aroma che ricorda quello dell'ananas. Il risultato è un frutto meno acido e più acquoso dell’originale, con polpa gialla e buccia più spessa.