I mercati mondiali delle banane stanno mostrando tendenze contrastanti. Le trattative contrattuali, i cambiamenti nelle importazioni e le transizioni stagionali, infatti, stanno influenzando l'offerta e i prezzi.
Gli importatori olandesi stanno finalizzando i contratti per il prossimo anno sotto la pressione dei coltivatori ecuadoriani che chiedono un aumento dei prezzi, mentre i mercati europei devono affrontare un calo della domanda dopo un temporaneo aumento dei prezzi. Il mercato italiano rimane stabile con prezzi all'ingrosso elevati, anche se la logistica continua a rappresentare una sfida per i commercianti, e la Sicilia ha lanciato il suo primo progetto locale di banane Chiquita. In Spagna i prezzi stanno recuperando dopo un'estate debole, ma per la prima volta dal 1993 le banane importate hanno superato la frutta delle Isole Canarie in termini di quota di mercato.I prezzi tedeschi rimangono stabili con un equilibrio tra domanda e offerta, offrendo pochi motivi per un adeguamento. In Francia i numerosi arrivi di banane dalla Colombia e dall'Africa nel mese di settembre hanno superato la domanda, determinando una pressione al ribasso sui prezzi.
In Nord America i dazi doganali e gli aumenti dei prezzi hanno spinto molti consumatori verso le banane convenzionali, con un calo delle vendite di prodotti biologici. I prezzi sudafricani stanno iniziando a diminuire con l'arrivo della frutta estiva, anche se la qualità rimane elevata nonostante le precedenti difficoltà legate alle condizioni meteorologiche. Le esportazioni di banane dall'India rimangono forti, sostenute dalla domanda costante del Medio Oriente e dal crescente interesse europeo.
© Viola van den Hoven-Katsman | FreshPlaza.it
Paesi Bassi: riprendono le trattative sui contratti
Le trattative per i contratti relativi alle banane per il prossimo anno sono già in pieno svolgimento. "In genere, il segmento biologico è il primo a finalizzare gli accordi sui prezzi annuali, seguito poi dal mercato convenzionale - afferma un importatore olandese - Nel complesso, assistiamo a uno spostamento sempre maggiore del commercio delle banane verso le vendite basate su contratti. Anche nei Paesi dell'ex blocco orientale gli acquirenti cercano una maggiore stabilità dei prezzi, sebbene il mercato spot rimanga importante. Allo stesso tempo molti coltivatori stanno adottando l'approccio opposto, mostrando meno interesse per gli impegni a lungo termine dopo aver guadagnato bene dal forte mercato spot negli ultimi mesi".
"Resta da vedere quanto ciò sia sostenibile nel lungo termine - continua l'importatore - Alla fiera Fruit Attraction di Madrid, gli esportatori ecuadoriani erano unanimi nel ritenere che i prezzi debbano aumentare in modo sostanziale. Tutti vogliono rendimenti migliori per le loro banane, e questo è comprensibile. L'Ecuador ha dovuto affrontare un prolungato fronte freddo negli ultimi cinque mesi, che ha ridotto drasticamente i volumi di produzione. Anche la produzione del Costa Rica è stata inferiore ai livelli normali".
"Tuttavia gli esportatori si sono resi conto anche che il mercato europeo non sta andando particolarmente bene. Dopo il periodo estivo, tradizionalmente tranquillo, i prezzi hanno registrato un aumento per un certo periodo, ma da allora sono nuovamente diminuiti. Le quotazioni attuali delle banane verdi oscillano tra 12,50 e 14 euro al cartone, quindi il mercato è ben lungi dall'essere vivace".
Italia: mercato stabile e nuova produzione siciliana
Attualmente il mercato italiano è nella norma. Secondo un importante commerciante del nord Italia, i prezzi delle banane all'ingrosso sono buoni, intorno ai 17-19 euro al cartone per i prodotti non di marca. I prezzi del prodotto ecuadoriano sono alle stelle e nessuno sta stipulando contratti a prezzo fisso, perché il prezzo sul mercato spot è molto più alto di quello fisso. Là le banane si vendono a 12 dollari a cartone (alla produzione), trasporto a parte. Per questo motivo, tutti si stanno rivolgendo ad altre provenienze. È giusto così, perché tutta la filiera deve guadagnare, non solo l'ultimo anello. Il problema più grande è però la logistica internazionale, con arrivi a singhiozzo e in ritardo a causa delle difficoltà e delle inefficienze dei porti.
A inizio della settimana 43, il mercato delle banane in Italia mostra quotazioni piuttosto allineate tra i principali centri agroalimentari. A Verona i prezzi prevalenti variano da 1,18 €/kg per marchi come Bonita, S.C.B., Simba, Tropy e U.T.C., fino a 1,54 €/kg per Chiquita, mentre Dole e Orsero si attestano su 1,33 €/kg. A Roma, la Cavendish standard registra un valore di circa 1,30 €/kg, con la Chiquita e il platano a 1,60 €/kg. Anche a Torino la Cavendish conferma il livello di 1,30 €/kg, mentre la Chiquita si posiziona a 1,55 €/kg, con il platano stabile a 1,60 €/kg.
Per la prima volta le iconiche banane Chiquita verranno coltivate in Italia, nel cuore della Sicilia. L'iniziativa, che unisce tradizione agricola locale e know-how internazionale, rappresenta una svolta storica per il brand e per l'agricoltura italiana: a ottobre 2025 sono state messe a dimora 20.000 piante biologiche, con i primi frutti disponibili dal 2026 nei principali punti vendita.
Spagna: le importazioni superano la frutta locale per la prima volta dal 1993
Il mercato delle banane delle Isole Canarie continua a recuperare dopo diversi mesi di prezzi bassi durante l'estate. Nella settimana 42 i prezzi sono nuovamente aumentati dell'11,55%, raggiungendo quasi 1,00 euro/kg, un livello che copre i costi di produzione stimati tra 0,70 e 0,80 euro/kg. Il settore prevede che i prezzi continueranno ad aumentare durante l'autunno e l'inverno, quando la domanda è solitamente più forte. L'offerta rimane limitata quest'anno, il che potrebbe sostenere ulteriormente la stabilità dei prezzi.
Secondo i rapporti di mercato, tra gennaio e agosto 2025 le banane importate hanno raggiunto per la prima volta dal 1993, anno della liberalizzazione del settore, una quota di mercato superiore a quella delle banane delle Isole Canarie nella penisola iberica. La frutta delle Isole Canarie ha rappresentato il 49% dell'offerta totale in Spagna e nelle Isole Baleari, mentre le importazioni, provenienti principalmente dall'America centrale e dall'Africa occidentale, hanno raggiunto il 51%.
La produzione di banane nell'arcipelago è diminuita durante i primi otto mesi dell'anno, in parte a causa delle condizioni meteorologiche avverse. Di conseguenza, le spedizioni verso la terraferma sono scese sotto i 200mila tonnellate. Al contrario, le importazioni di banane hanno superato i 225mila tonnellate nello stesso periodo, invertendo la tendenza dello scorso anno, quando le banane nazionali dominavano il mercato.
Germania: mercato equilibrato con prezzi stabili
L'offerta e la domanda sono state sostanzialmente in equilibrio, senza dare ai commercianti motivi validi per modificare i prezzi precedenti. Nel complesso, i prezzi rimangono allo stesso livello dello stesso periodo dell'anno scorso.
Finora il 2025 è stato un anno difficile per i commercianti di banane. Talvolta i prezzi delle banane verdi hanno raggiunto livelli record. Per molti consumatori, le banane biologiche convenzionali continuano a rappresentare un'alternativa più economica alle banane biologiche Fairtrade o Demeter.
Francia: gli arrivi elevati e la domanda limitata esercitano pressione sui prezzi
In Francia l'offerta di banane è rimasta elevata nel mese di settembre. La Colombia ha continuato le spedizioni a un ritmo costante, con arrivi superiori di circa il 15% alla media degli anni precedenti. I volumi provenienti dal Costa Rica sono diminuiti, mentre gli arrivi dall'Africa hanno iniziato il loro aumento stagionale, sostenuti da una produzione leggermente superiore in Costa d'Avorio. Anche le spedizioni dall'isola francese hanno registrato una ripresa.
La domanda è migliorata con l'inizio dell'anno scolastico e la ridotta disponibilità di frutta a nocciolo, determinando un iniziale aumento dei prezzi. Tuttavia, alla fine del mese è emerso uno squilibrio tra domanda e offerta e i prezzi sono diminuiti a causa della domanda insufficiente rispetto ai volumi disponibili.
Nord America: i dazi doganali e gli adeguamenti dei prezzi incidono sulla domanda
L'offerta di banane rimane buona in tutti i Paesi produttori, che sono attualmente nel pieno della stagione. Tuttavia, i cambiamenti legati ai dazi doganali hanno influito sulle dinamiche di mercato. Tutte le nazioni produttrici hanno risentito dell'impatto dei dazi sui prezzi, ad eccezione del Messico, che non ha aumentato i prezzi delle banane in linea con gli altri fornitori. Prima delle modifiche tariffarie, i prezzi Fairtrade sono aumentati di 0,55-0,65 euro, e anche l'Ecuador ha rincarato la quotazione minima delle banane di un margine simile. Di conseguenza, molti rivenditori statunitensi hanno aumentato il prezzo minimo al dettaglio suggerito di 0,09-0,18 euro/kg.
Le vendite di banane biologiche sono diminuite di circa il 30-35% per molti rivenditori statunitensi, il che suggerisce che alcuni consumatori potrebbero essere passati alle banane convenzionali. La domanda complessiva nelle ultime otto settimane è stata moderata, rimanendo stabile ma al di sotto dei livelli stagionali tipici.
Sudafrica: i prezzi diminuiscono con l'arrivo sul mercato della frutta estiva
In Sudafrica i prezzi delle banane, che sono rimasti elevati nelle ultime settimane, stanno iniziando a subire una pressione al ribasso a causa della maggiore disponibilità di frutta estiva come pesche, nettarine e litchi, a cui presto si aggiungeranno mango e uva da tavola. Secondo un commerciante di banane, questa tendenza è tipica della stagione e, entro metà novembre, l'aumento dei volumi di banane dovrebbe spingere ulteriormente al ribasso i prezzi.
Nei mercati all'ingrosso di Gauteng, le banane di medie dimensioni hanno un prezzo di circa 9,98 € (200 R) per una cassetta da 18 kg, quelle di grandi dimensioni 11,48 € (230 R) e quelle extra-large tra 11,96 € e 12,41 € (240-250 R). I dati del mercato di Johannesburg indicano che la cassetta da 18 kg più commercializzata attualmente equivale a 0,50 € (10,78 R) al chilogrammo.
"Il mercato delle banane è stato piuttosto forte nelle ultime tre stagioni - afferma un coltivatore di banane - Quest'anno è partito un po' lentamente, perché l'inverno è stato piuttosto freddo e abbiamo avuto un vento insolito, che ha danneggiato le foglie". Secondo lui, la qualità delle banane che arrivano sul mercato è elevata.
India: la domanda dal Medio Oriente e i nuovi mercati sostengono la crescita
Le esportazioni di banane dall'India rimarranno stabili sino alla fine del 2025, con spedizioni costanti dalle principali regioni produttrici come Jalgaon e Solapur nel Maharashtra. I volumi delle esportazioni sono aumentati di circa il 15% in questo trimestre, sostenuti dalla domanda costante dal Medio Oriente e dal crescente interesse degli acquirenti europei.
I prezzi all'origine variano tra 0,19 e 0,26 euro/kg, mentre la qualità delle esportazioni rimane stabile nonostante le precedenti difficoltà climatiche. Le piogge eccessive all'inizio della stagione hanno causato una pressione localizzata delle fitopatie. Le temperature più fresche previste dopo la festività del Diwali nelle prossime settimane potrebbero influire sulla qualità della maturazione. I coltivatori continuano ad attuare precauzioni a livello di campo per prevenire i danni da freddo, tra cui adeguamenti dell'irrigazione e gestione della temperatura nei frutteti.
Gli esportatori indiani rimangono fiduciosi nel mantenimento dello slancio delle esportazioni, sostenuto dalla nuova domanda proveniente dalla Russia e dagli sforzi di diversificazione rivolti ai mercati premium. Le iniziative di ricerca del governo, come lo sviluppo da parte del Centro nazionale di ricerca sulle banane di varietà migliorate come Kaveri Kanchan e Kaveri Vamanan, dovrebbero migliorare la qualità e la resistenza dei frutti.
Grazie alla stabilità dell'offerta e al crescente interesse estero, le esportazioni di banane dall'India dovrebbero rimanere forti fino all'inizio del 2026, trainate dalla domanda sostenuta del Medio Oriente e dalle opportunità nei mercati emergenti.