"L'imposizione di dazi incide per lo più sui prodotti economici, quelli per cui un consumatore nota l'aumento di prezzo. Gli articoli ad alto valore aggiunto, per contro, in linea di massima risentono meno di queste imposizioni, perché i clienti finali hanno una capacità alto spendente". Lo afferma l'economista Gianluca Bagnara, esperto in agricoltura e vice presidente del gruppo di lavoro della FAO per la valutazione della biodiversità del suolo.
"L'Italia che esporta deve puntare su prodotti di alta gamma, verso mercati 'ricchi' e con clienti per i quali pagare un kiwi o una bottiglia di vino di un po' più non gli cambia nulla".
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itGianluca Bagnara
"Come abbiamo già riportato in un precedente articolo (cfr. Freshplaza del 4/03/2025) la scusa dei dazi è solo un paravento per affermare posizioni politiche. Nel mondo, la maggior potenza economica è l'Unione Europea (non solo in base al PIL, ndr), eppure, dal punto di vista politico, anche nelle ultime vicende ha dimostrato di avere poco peso".
La Russia non è certo una potenza economica: ad esempio, l'Italia ha un PIL leggermente superiore, mentre Francia e Germania hanno PIL molto superiori, singolarmente, rispetto alla Russia, ma il peso politico di quest'ultima è notevole.
"Restando in tema Russia, non mi sembra che i vari pacchetti di sanzioni europee degli ultimi due anni le abbiano causato grossi problemi, proprio perché può sempre rivolgersi ad altri mercati. Fra l'altro, dieci anni fa parlavo con il ministro dell'Agricoltura della Russia (cfr. Freshplaza del 22/09/2021) e mi confermava che volevano diventare sempre meno dipendenti sul fronte alimentare: non saranno arrivati all'autosufficienza, ma di certo sono sulla buona strada".
"Tramite il spauracchio dei dazi - conclude Bagnara - l'Europa ha dovuto cedere su altri fronti di spesa. Non so quanto sia stato vantaggioso".