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"Sviluppare cultivar resistenti al ToBRFV è la soluzione più praticabile e sostenibile"

© Batı Akdeniz Agricultural Research Institute

"Sviluppare cultivar resistenti al ToBRFV è la soluzione più praticabile e sostenibile", afferma Yasin Topcu (nella foto a destra), uno dei selezionatori di pomodoro presso l'Istituto di Ricerca Agricola Batı Akdeniz del ministero dell'agricoltura e delle foreste turco, ad Antalya.

Topcu e il suo team sono all'avanguardia nel miglioramento genetico per la resistenza a virus e malattie. Nell'ambito di un recente progetto internazionale su larga scala, stanno valorizzando l'ampia diversità genetica delle specie selvatiche di pomodoro per contrastare il ToBRFV.

Altamente contagioso
Dalla comparsa nel 2014-2015 (in Giordania e Israele), il virus ToBRFV si è rapidamente diffuso in tutti i continenti, infiltrandosi nei principali Paesi produttori di pomodoro, tra cui Stati Uniti, Messico, Italia, Paesi Bassi, Cina, Turchia, fra gli altri. Il virus ToBRFV è altamente contagioso e può essere trasmesso meccanicamente attraverso mani, utensili, detriti vegetali o persino impollinatori come i bombi.

"La sua capacità di superare il gene di resistenza più comunemente utilizzato, Tm-22, un tempo considerato la standard di riferimento nella resistenza al Tobamovirus, lo rende un incubo sia per i selezionatori sia per i coltivatori", spiega Yasin. "Il suo impatto è visibile e grave: le piante presentano motivi a mosaico, deformazioni fogliari con restringimenti e vescicole, e macchie brune e rugose sui frutti, che portano a gravi perdite post-raccolta e al rigetto sui mercati del fresco. Il ToBRFV non si limita a ridurre la resa, ma distrugge anche il valore di mercato".

© Batı Akdeniz Agricultural Research Institute © Batı Akdeniz Agricultural Research Institute

Un'immagine da un mercato locale di Antalya, in Turchia. I frutti colpiti dal ToBRFV vengono venduti sui mercati locali al prezzo più basso, poiché non possono essere esportati.

Praticabile e sostenibile
Considerata la suscettibilità della quasi totalità delle varietà commerciali di pomodoro e la disponibilità limitata di strumenti per il controllo delle virosi, il team dell'istituto di ricerca Batı Akdeniz è convinto che lo sviluppo di cultivar resistenti sia la soluzione attualmente più praticabile e sostenibile.

Nonostante vengano introdotte varietà definite resistenti, i livelli di resistenza variano notevolmente. Nei loro studi, hanno testato ibridi F1 commerciali venduti in Turchia come resistenti al virus ToBRFV. "È ovvio che molte varietà attualmente sul mercato non garantiscono ancora un livello di resistenza adeguato e che i problemi legati al virus aumenteranno in futuro, causando criticità ancora maggiori. È di fondamentale importanza che le aziende, grandi e piccole, prestino maggiore attenzione a questo aspetto nei loro studi di ricerca e sviluppo, al fine di escludere possibili problemi futuri. Non va dimenticato che le varietà resistenti che verranno sviluppate avranno un mercato molto ampio non solo in Turchia, ma anche nel mondo, e aumenteranno il prestigio della Turchia", afferma il team.

© Batı Akdeniz Agricultural Research Institute
Team di breeding del pomodoro: Serkan Aydin, Yasin Topcu, Halim Can Kayikci

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Gli ibridi commerciali sensibili mostrano i tipici sintomi del virus ToBRFV, tra cui scolorimento e deformazione.

© Batı Akdeniz Agricultural Research Institute © Batı Akdeniz Agricultural Research Institute

Gli ibridi commerciali sensibili mostrano i tipici sintomi del virus ToBRFV, tra cui macchie brune rugose.

Resistenza
Pertanto, la chiave è la resistenza, ed è proprio su questo che il team di breeding del pomodoro del Batı Akdeniz ha concentrato i suoi sforzi. Yasin spiega come la storia della resistenza ai Tobamovirus coinvolga da tempo i pomodori selvatici. "S. habrochaites, S. peruvianum e S. pimpinellifolium, tra gli altri, hanno storicamente fornito geni di resistenza come Tm-1, Tm-2 e Tm-22. Ma il ToBRFV ha riscritto le regole. Questi geni, un tempo affidabili, ora risultano inadeguati, anche in condizioni di temperatura standard".

Tuttavia, La speranza non viene meno, come confermano gli studi più recenti. Nell'ambito di un recente sforzo internazionale su larga scala, si sta sfruttando la ricca diversità genetica delle specie selvatiche di pomodoro per combattere il ToBRFV.

Yasin spiega che questi sforzi di screening si concentrano sulla valutazione di migliaia di accessioni provenienti da importanti banche genetiche, in particolare il Tomato Genetics Resource Center (TGRC) dell'UC Davis, l'USDA Plant Genetic Resource Unit di Gineva, nello Stato di New York, e la banca genetica del pomodoro BATEM. "L'obiettivo è identificare nuove fonti di resistenza e tolleranza al ToBRFV, che possano essere utilizzate nei programmi di miglioramento genetico. Il germoplasma selvatico include specie come S. habrochaites, S. peruvianum, S. chilense, S. ochranthum e S. pimpinellifolium. Finora abbiamo analizzato più di 1.000 accessioni di queste specie".

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I frutti dell'accessione di Solanum pimpinellifolium, utilizzati come fonte di resistenza

© Batı Akdeniz Agricultural Research Institute © Batı Akdeniz Agricultural Research Institute

I frutti dell'accessione di Solanum pimpinellifolium, utilizzati come fonte di resistenza

© Batı Akdeniz Agricultural Research Institute Il portamento di crescita di un'accessione di Solanum pimpinellifolium

© Batı Akdeniz Agricultural Research Institute © Batı Akdeniz Agricultural Research Institute

A sinistra: i frutti colpiti da ToBRFV mostrano sintomi evidenti come scolorimento e deformazione. A destra: i frutti delle accessioni, selezionati come fonti di resistenza

Combinando lo screening fenotipico con strumenti molecolari, il team di miglioramento genetico del pomodoro di BATEM punta a individuare loci genici e sviluppare marcatori DNA per la selezione assistita da marcatori. "Questi strumenti sono fondamentali per accelerare il breeding di cultivar di pomodoro resistenti al ToBRFV e garantire la protezione a lungo termine delle colture. Identificare e utilizzare nuove resistenze da specie selvatiche è fondamentale per anticipare le minacce virali in evoluzione, come il ToBRFV".

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